Bianca, Margherita e Viola sono le protagoniste di una storia al femminile in “Amore e altre combinazioni” (Graphofeel Edizioni) di Alice Quaranta
Bianca, Margherita e Viola sono amiche dal liceo; Margherita e Viola lo sono fin dalle medie, poi l’amicizia si estenderà a Bianca, poiché «fiori e colori erano nello stesso capitolo della Creazione del Mondo». Ecco le tre protagoniste di Amore e altre combinazioni di Alice Quaranta, romanzo edito da Graphofeel Edizioni nella collana Curve (pp. 140, € 10,00). Una storia d’amore, amicizia, solidarietà, ma soprattutto una storia al femminile.
Poco prima dell’esame di maturità, al ritorno dal viaggio dei loro sogni in Spagna, accade qualcosa che avrà una forte influenza sulle loro vite, tanto che si perderanno di vista o, meglio, sentiranno l’esigenza di allontanarsi. Sta al lettore scoprire il perché nelle pagine del libro, oltre a ritrovarle, vent’anni dopo, con tutto il carico di esperienze, sconfitte e prese di coscienza dell’età adulta. Viola è affermata professionalmente ma fatica ad accettare la propria omosessualità, Margherita è oppressa dagli impegni familiari che hanno schiacciato le sue ambizioni personali, Bianca ha un matrimonio felice ma vive il dramma della sterilità. Dovranno ritrovarsi di nuovo tutte e tre insieme affinché il mosaico delle loro vite si ricomponga, con esiti felici o drammatici.
Lo stile del libro è piacevole e la trama coinvolgente e dinamica, anche grazie all’alternarsi delle vicende delle tre protagoniste; momenti lieti e dolorosi si avvicendano nei loro percorsi umani, passando attraverso tutte le fasi della vita di una donna: la giovinezza, il desiderio di libertà, la scoperta della sessualità, l’amore, il matrimonio, la maternità vissuta o negata, la malattia. Unico punto fermo, l’amicizia.
Riportiamo di seguito un brano del primo capitolo di Amore e altre combinazioni: «Dopo l’esame della maturità e dopo aver ottemperato un ultimo obbligo condiviso smisero di cercarsi, interruppero i contatti con gli amici in comune e lasciarono che le loro vite scorressero su strade parallele, ognuna concentrata sul proprio percorso. Lasciarono molte persone perplesse, amici, professori e genitori che da un momento all’altro furono diffidati dal fare la ben che minima allusione alla precedente amicizia delle ragazze. Quel legame apparentemente così forte non aveva superato una difficile prova a cui tutte e tre furono sottoposte. Ma, per moltissimo tempo, le giovani donne continuarono a pensare a quei giorni lontani, tra il viaggio premio e la fine della scuola, incapaci di credere a quanto le avesse cambiate».
L’immagine: la copertina del libro.
Viviana Viviani
(LucidaMente, anno VII, n. 78, giugno 2012)