A Offida, in provincia di Ascoli Piceno, la prima edizione di “Ciborghi” (14-17 luglio)
Una variegata proposta culinaria in grado di evidenziare la peculiarità dell’offerta enogastronomica italiana, arricchita dalle particolarità locali del Belpaese. Aumenta la curiosità, cresce l’attesa per la prima edizione di Ciborghi, autentica kermesse che si terrà dal 14 al 17 luglio a Offida, in provincia di Ascoli Piceno.
Il festival nazionale raccoglierà nella cittadina delle Marche, famosa per il vino e il merletto a tombolo, i prodotti tipici e le ricette tradizionali dei tanti comuni della rete del Club de “I Borghi più belli d’Italia”, dando l’opportunità al pubblico di conoscerli e apprezzarli, mediante un viaggio tra i sapori di tutta Italia. Gli chef prescelti dai singoli comuni, in rappresentanza di ciascuna regione italiana, si avvicenderanno nella storica cornice della piazza del Popolo di Offida, dove prepareranno piatti tipici da far degustare al pubblico. Ogni giorno, località diverse presenteranno piatti differenti, gusti davvero imperdibili.
Ciborghi, ideato e realizzato dal Comune di Offida in collaborazione con l’Associazione nazionale dei Borghi più belli d’Italia, si prefigge di far conoscere la cosiddetta Italia nascosta, quella meno conosciuta, ovvero le tradizioni dei piccoli centri di arte, storia e cultura, spesso trascurati dai grandi flussi turistici, a partire dalla loro tradizione enogastronomica, indiscusso giacimento delle cucine regionali italiane. A partecipare all’iniziativa sono oltre 150 comuni aderenti alla rete dei Borghi più belli d’Italia, nata nel 2001, tutti caratterizzati da un’elevata qualità della vita. Oltre al patrimonio artistico e architettonico, le risorse che contribuiscono a definire il concetto di “Borghi più belli d’Italia” sono l’ambiente e le tradizioni enogastronomiche. L’ingresso nel Club è vincolato a una serie di requisiti di carattere strutturale, come l’armonia architettonica del tessuto urbano, la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato di carattere generale che riguardano la vivibilità del borgo, in termini di attività e di servizi al cittadino.
Per un’attenta analisi economica è bene ricordare quanto sia importante il vino nella scelta di una località perché influenza il turismo, cambiando le preferenze dei visitatori. Quello che potremmo definire enoturismo può diventare il fattore basilare delle predilezioni di una località, caratterizzato da tre elementi: autenticità, novità e qualità. Rivoluzione in piena regola riguardante gli addetti del settore turistico, poiché le tradizionali motivazioni come il mare, la montagna e l’arte lasciano il posto a esigenze più definite, non sempre legate a caratteristiche geografiche. A guidare questa trasformazione sociale sono proprio i produttori di vino, pronti a destinare ingenti risorse economiche alle loro cantine, al fine di agire in maniera risoluta come vero promotore delle località del Belpaese. A seguire sono le bellezze architettoniche a richiamare turismo, senza tralasciare le iniziative culturali ben definite come Ciborghi, volte ad amplificare e divulgare il patrimonio culturale mediante l’enogastronomia, volano indiscusso dell’economia del turismo.
«Ciborghi – afferma il sindaco di Offida, Valerio Lucciarini De Vincenzi – è un progetto nato per assecondare una tendenza che si è consolidata negli ultimi anni, secondo la quale l’enogastronomia è divenuta un forte elemento di attrazione turistica. Ed è proprio attraverso il piacere dei prodotti del territorio che vogliamo far conoscere l’immensa ricchezza dell’Italia, a maggior ragione quella meno nota». La scelta di Offida come sede del festival non è casuale. La città rappresenta un esempio significativo di “Borgo più bello d’Italia”. Su un territorio popolato da poco più di cinquemila persone ritroviamo una delle aree nazionali più ricche di storia, altamente predisposto alla cultura del vino, tanto da aver dato il nome ad una delle doc marchigiane. I vitigni autoctoni Pecorino e Passerina, in forte ascesa nei gusti del grande pubblico, sono i prodotti più significativi di questa terra.
L’immagine: Due diverse vedute della chiesa di Santa Maria della Rocca a Offida.
Francesco Fravolini
(LucidaMente, anno VI, n. 67, luglio 2011)