L’agenzia letteraria Bottega editoriale ha curato “Desideri nascosti” (Città del Sole Edizioni), una raccolta di racconti erotici di vari autori. Dalla loro lettura si possono trarre parecchie riflessioni estetiche, psicologiche e sociali
In Occidente la sessualità nelle sue varie declinazioni non è più un tabù, anzi è stata ampiamente sdoganata. Forse anche troppo, con la sua banalizzazione e mercificazione, come abbiamo più volte sottolineato in LucidaMente 3000 (leggi Neocapitalismo, erotomania e pornocrazia; Il sesso sporco del neocapitalismo; Teoria gender sì, teoria gender no; e, in questo stesso numero della rivista: Eterosessuofobia, ossia la repressione del “normale”; Utero in affitto: quello che non ci dicono; Verso l’indifferenziazione sessuale).
Fantasie femminili
L’agenzia letteraria romana Bottega editoriale ha curato una raccolta di racconti: Desideri nascosti. Come (prima) riconoscerli, come (poi) accettarli, come (quindi) gestirli, come (inoltre) alimentarli, come (infine) goderne (Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria, pp. 232, € 15,00).
La prima riflessione che sorge spontanea è che l’erotismo è donna. Ben 25 racconti sui 28 di Desideri nascosti sono scritti da donne.
I racconti sono divisi in sette categorie: la bocca; la masturbazione; l’omosessualità; la penetrazione anale; più di due; l’erotismo in chat; varie ed eventuali. L’età media delle autrici (e dei pochi scrittori maschi) è di circa 40 anni, ben suddivise geograficamente tra Nord, Centro e Sud.
Repressione e liberazione…
Spesso la narrazione parte da un retroterra di bigottismo e repressione sessuale famigliare e/o ambientale, per cui un rapporto sessuale un po’ sopra le righe è visto come “trasgressivo”. Il lessico usato è spesso abbastanza tradizionalista: “Sei mia”, “Sono tua”, “Proibito”, “Perdizione”; “Vero amore” ecc. Com’è tipico della letteratura erotica, il valore artistico-letterario è, generalmente, non elevato.
Poiché i rapporti sessuali narrati sembrano non conoscere rischi per la salute, limiti fisiologici, difficoltà logistiche, viene davvero spontaneo pensare che si tratti del racconto non tanto di esperienze vissute, quanto di fantasie represse, appunto “desideri nascosti”.
Infine, una nostra considerazione finale. Se è opinabile l’affermazione britannica che il sesso è un’attività sconveniente, fatta in modo sconveniente e con esiti sconvenienti, ci sembra però di poter ribadire il luogo comune secondo il quale la letteratura erotica è forse la più noiosa tra i vari generi letterari…
Rino Tripodi
(LucidaMente 3000, anno XVIII, nn. 211-212, luglio-agosto 2023)