Leggere, scrivere, pensare, passeggiare, gustare, godere… in attesa di un autunno che si preannuncia…
Ancora una volta è arrivato agosto con il suo caldo, le sue attività bloccate e, per chi può, le sue vacanze. Ogni anno rinnovo il rito della villeggiatura con quell’accuratezza e quella puntigliosità tipica del biografo che mi contraddistingue.
La villeggiatura significa per me leggere, scrivere, pensare, camminare nei boschi, nelle città vuote, nei musei pieni di turisti stranieri e nei locali dove il buon cibo si unisce al dialetto del luogo, dove la semplicità e la ricercatezza si fondono in una folla di sapori. Il mio iPad e un libro sotto braccio, sempre con il dito puntato verso la realtà e uno sguardo verso il passato.
Ci aspetta di sicuro un autunno caldo, caldo di difficoltà, di crisi, di disoccupazione, di precariato e di mille altri problemi, ma, mi auguro, anche caldo di affetti e amicizie. Ma ricordate che, come dice Albus Silente, è possibile trovare la felicità anche in tempi bui, basta ricordarsi di accendere la luce!
In questa pausa estiva, cercate di leggere libri intelligenti, libri effervescenti e date un calcio agli accademismi, scegliete l’ironia, il cauto ottimismo/pessimismo, la frase acuta, lo sguardo indagatore e la buona scrittura. Date un’occhiata alle piccole e indipendenti case editrici. Fatevi un’opinione su tutto e coltivate la libertà.
Matteo Tuveri
(LucidaMente, 5 agosto 2011)
Grazie dei consigli carissimo Matteo! Bellissimo pezzo e bellissima foto! Sei un grande!
Cercheremo di seguire i consigli. Ho letto il tuo primo libro, Specchi ad angolo obliqui, sono quasi alle fine del secondo…complimenti! Buone ferie a tutta la redazione.