Ospitiamo un testo satirico di un nostro lettore. Bersaglio i politici italiani: “Ominidi”
Sembra che gli ominidi esistano ancora. Recenti ricerche di eccellenti scienziati, alcuni candidati al Nobel, lo affermano espressamente. Gli ominidi non si estinsero tutti, ma alcuni si sono riprodotti nei secoli, invadendo ampie zone dell’Italia. I geologi e i neuropsichiatri lo dicevano da tempo. Esistono individui che, anche se di sana e robusta costituzione fisica, hanno un cervello rimasto come quello dell’Homo erectus pekinensis o dell’Homo ergaster, con una capacità cranica sotto i 1000 cc. O, come il povero Australopithecus ramidus, con capacità cranica ancora più ridotta.
Questi ominidi scimmieschi che altrove andrebbero relegati in zone di riserva, in Italia sono ideali per la formazione di un governo. Si tratta di persone microcefale obbedienti come le scimmie, quando con le mani fanno segno che non ci vedono, non capiscono e non ci sentono. A differenza degli antenati ancestrali estinti da milioni di anni, questi ominidi vestono bene e, anziché vivere nelle caverne, abitano in pianta stabile a Montecitorio, o a Palazzo Madama, a seconda dell’habitat di convenienza. Sono i preferiti dalle alte sfere del potere politico ed economico che, grazie al Porcellum, nominano dall’alto i loro servi al Parlamento.
Il popolo aspetta speranzoso che le cose cambino, non sospettando di essere ripiombato nella Preistoria. Gli antropologi dicono che gli ominidi ancestrali, proliferando, abbiano già occupato posti di prestigio non solo nelle aule governative, ma anche nelle università, al posto dei rettori e dei professori di chiara fama. Alcuni farebbero parte delle elite nella sanità, nei consigli di amministrazione, nei Tar, nelle aule giudiziarie (ecco il perché della durata biblica dei processi), nelle amministrazioni pubbliche e private. Amen.
Giuseppe C. Budetta
(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)
Per fortuna che spesso giro per il sito attraverso delle sezioni specifiche piuttosto che solo tramite la home, o mi sarei persa questa piccola perla. Ho riso parecchio con questo articolo (anche se in realtà ci sarebbe solo da piangere). Complimenti all’autore! 🙂
Gentilissima lettrice, la regola è che gli articoli “nuovi” vengono segnalati nelle newsletter, restano in home page alcuni giorni, per poi finire nelle sezioni/link. Anche questo intervento del lettore Budetta ha compiuto lo stesso “itinerario”.