Il romanzo “Fake news” di Andrea Besi (GFE Edizioni) racconta una realtà futura estrema, ma forse non tanto lontana da quella attuale
Un singolare, straniato e straniante ma avvincente romanzo, che, tra l’altro, potrebbe tranquillamente essere trasformato in una serie televisiva, soprattutto per i dialoghi veloci e ficcanti. Al suo centro un mondo chiuso: il Mediascraper, ossia un grattacielo così alto da sfiorare le nubi.
La finzione supera realtà e verità
Un mondo dove la verità ha perso il suo valore, anzi è praticamente inesistente, ed è stata man mano sostituita dalla menzogna più inverosimile. L’interessante libro in questione è Fake news di Andrea Besi (GFE Edizioni, pp. 334, € 16,50). Nel “microcosmo” del Mediascaper sono ospitati (anzi imprigionati) quasi esclusivamente giornalisti televisivi (e le altre figure che ruotano attorno all’informazione) di tutto il pianeta. Solo uno dei personaggi, Eugene Macklews, mal sopporta questa clausura e soprattutto è esente dalla “autoalienazione” in cui tutti gli altri sembrano vivere tranquillamente. E fa di tutto – anche nel suo modo un po’ “sgangherato” – per risvegliare perlomeno i colleghi che gli sono più vicini e cercare di uscire nel vero mondo. L’idea della fake news più incredibile, l’Apocalisse, è partorita per contrastare una crisi di ascolti e da qui parte la trama del romanzo, che viene come “scandita” dai vari telegiornali fino alla conclusione della storia. Questi tg brillano per falsità e sono sempre più assurdi, grazie soprattutto ai contributi di Eugene, il “genio ribelle” della redazione.
Trama, protagonista e personaggi
La trama si snoda anche attraverso una sorta di inchiesta interna, che condurrà Eugene e i suoi due colleghi amici a uscire dal palazzo. A questo punto si assiste a un vero e proprio colpo di scena, abilmente costruito perché la lettura del libro porterebbe a pensare a tutt’altra conclusione. Ogni dettaglio è ben studiato e incasellato dall’autore: le quasi infinite receptions, ognuna con caratteristiche sue proprie, così come anche i relativi “titolari”; le situazioni surreali come il rito di iniziazione che il caporedattore deve affrontare per conferire con il “re dei receptionists”; le tecnologie fantascientifiche ma un po’ retrò, del tipo steampunk. I personaggi poi sono ben caratterizzati e ognuno ha una propria funzione narrativa specifica: con difetti e disturbi a volte realistici, a volte portati all’estremo e quindi un po’ surreali. Particolare è il rapporto instaurato tra Eugene ed i due colleghi della redazione, che sono in qualche modo anche loro protagonisti del romanzo.
Comicità, distopia, satira d’attualità e… musica da scaricare
Ma altrettanto importanti sono i due personaggi più comici del libro: il Direttore e il Sistemista e i loro pirotecnici litigi sono davvero gustosi. Un libro sfaccettato e per questo interessante, Fake news: lo puoi leggere per divertirti con il suo humor stralunato ma sottile, ma ci puoi anche trovare una feroce critica contro i mass media che quando tradiscono il loro compito di comunicare la verità perdono il loro stesso motivo di esistere e questo ti porta a riflettere sui pericoli che si possono correre a prendere per “oro colato” ciò che ascoltiamo o leggiamo senza un minimo di senso critico. Insomma, la realtà odierna è tanto lontana da quella descritta da Besi? A completare l’opera e renderlo quindi un libro davvero particolare, la bella copertina, che ben rappresenta il famigerato Mediascraper e l’atmosfera in cui è immerso il suo microcosmo, e un QR nella pagina prima dell’inizio del Capitolo primo, da cui si possono scaricare dei brani composti dallo stesso autore, una sorta di “colonna sonora” del romanzo.
C. Liliana Picciotto
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 207, marzo 2023)