“Stella Burns Loves You”: un disco per gli amanti della musica d’autore (etichetta Twelve Records)
Stella è una chitarra americana della Harmony. Fin dalla loro nascita le “Stella” sono state molto economiche e quindi sempre utilizzatissime, dai bluesman di colore degli anni Trenta del secolo scorso fino agli studenti “ribelli” degli anni Sessanta e Settanta.
Ecco dunque spiegata la scelta del nome d’arte Stella Burns da parte di Gianluca Maria Sorace, il cowboy glam. Leader carismatico degli Hollowblue, il 21 gennaio 2014, per l’etichetta Twelve Records, esce il suo primo disco, appunto Stella Burns Loves You. Sorace si appropria di nuovi strumenti e sperimenta nuove sonorità: banjo, mandolino, autoharp, cigar box guitar, tastiere vintage e microfoni-effetti degli anni Cinquanta-Sessanta-Settanta. Ben quindici brani, e solo per farsi un’idea del tipo di musica prodotta potremmo citare tanti miti del passato.
Dal blues al cantautorato d’autore, da David Bowie a Nick Cave, da Leonard Cohen a Bob Dylan, da Jim Morrison a certi inserti musicali dei film di David Lynch, fino ai Velvet Underground… Sembrerebbe un nostalgico tutto nel passato e poco più. In realtà Stella Burns è solo se stesso. Si ascolti, per esempio, You can’t be safe from The effects of love, dal ritmo perfetto e avvincente, dai suoni nitidi, perfettamente impastati con la voce. Una voce pulita quanto duttile. Una bellissima voce per canti struggenti e sempre vivi. Un disco da ascoltare e riascoltare, per coglierne, ogni volta di più, le infinite sfumature.
Moltissimi gli ospiti del disco. Giancarlo Russo e Davide Malito Lenti degli Hollowblue, Filippo Ceccarini alla tromba (Bobo Rondelli), Franco Volpi (Poliziotto), Giampiero Sanzari (Sursumcorda), Mario Franceschi, Reverendo Migliussi e Ellie Young. Segnalazione particolare anche al mastering con Jim Blackwood, che a Tucson lavora abitualmente con Calexico, Giant Sand e tanti altri musicisti della scena, e al mixaggio con Rino Sassi (Virginiana Miller). Guest star la scozzese Emma Morton, presente nel video in anteprima di A little piece of blue, girato nella campagna lucchese con la regia di Michele Faliani: una giornata non di fine estate, ma di inizio. Un buon presagio per una canzone che è il primo singolo estratto del primo disco solista di Stella Burns.
(m.d.z.)
(LucidaMente, anno IX, n. 98, febbraio 2014)