Il lavoro del tempo (pp. 50, € 6,00) è la silloge di esordio del laziale Luca Viglialoro, terza uscita, a cura di Marco Gatto, per la collana Le costellazioni sonore delle Edizioni di LucidaMente.
Una raccolta poetica che svela il senso del tempo, il volto delle attese e dei ritorni, delle chiusure del cerchio, in un dettato di grande fascino, figlio del post-ermetismo e di una tradizione umanistica al suo impatto con le zone d’ombra della contemporaneità.
Dell’opera di Viglialoro, offriamo, in “assaggio” al lettore, tre componimenti.
Genesi
Lenti indugi di forme scivolano
su correnti diacce,
spiriti brevi stillano a terra
ai primi fiati d’alba.
Fende la notte
la flebile luce
d’ore nuove
in un mattino
di sole prematuro.
Invisibile
Con pietà abbiamo atteso
che un vento ci portasse anima.
Insieme a me, volti accessibili
e zone d’ombra e calore
che i trepidi convolvoli
fanno stormire su orde
di invisibili uccelli.
Eterno ritorno
Un mondo
che mi stanzia
su onde precipue e deferenti,
in vibrazioni senza scosse,
sapendosi perdurare
mena in silenzio,
si consuma.
(da Il lavoro del tempo di Luca Viglialoro, Edizioni di LucidaMente)
L’immagine: particolare di Infanzia rosa del nostro fotografo Martino Gliozzi.
Giuseppe Licandro
(LucidaMente, anno II, n. 16, aprile 2007)