Intervista a Monica Giuliani, autrice della novità libraria “Adolescenti. Cosa faccio quando non mi vedi” (Mind edizioni)
Molto spesso i genitori sono, se non spaventati, disorientati nei riguardi dello sfuggente mondo adolescenziale. Ecco, così, nascere le ansie nei confronti dei possibili rischi nei quali potrebbero cadere i propri figli.
Tra le pubblicazioni al riguardo, ve n’è una che sta riscuotendo un certo interesse e successo. Fresca di stampa (maggio 2015), agilità, praticità e concretezza sono le sue caratteristiche primarie. Il suo titolo è Adolescenti. Cosa faccio quando non mi vedi (Prefazione di Roberto Cerè, Introduzione di Roy Martina, Mind Edizioni, Milano, pp. 112, € 8,90). L’autrice è Monica Giuliani, che abbiamo avuto il piacere di intervistare presso la nostra redazione.
Dottoressa, dica due parole su di lei…«Mi chiamo Monica Giuliani, imprenditrice, life coach, madre di tre figli. Quasi due anni fa ho deciso di intraprendere il master internazionale “Real Result Coaching” del dottor Roberto Cerè per diventare una coach, cioè un’allenatrice mentale. Oggi, però, sono nella veste di autrice di un libro che si sta rivelando un best seller: Adolescenti. Cosa faccio quando non mi vedi».
Perché ha scelto questo argomento?«In primo luogo perché ho tre figli e due sono adolescenti e poi perché troppo spesso l’adolescenza viene trattata come un problema e non come una naturale fase della vita. Pertanto, quando mi è stata data la possibilità di scrivere un libro e di poter scegliere l’argomento, non ho avuto esitazioni: ho scelto il tema dell’adolescenza».
E lei come ha vissuto il periodo adolescenziale?Ho memoria della mia adolescenza come di un periodo “terribile” e, trascinandomi dietro ancora oggi ricordi ed emozioni molto forti, ho deciso di gettare nero su bianco tutto ciò che penso al riguardo».
E che modalità ha scelto?«L’ho fatto dal mio personale punto di vista e da una prospettiva completamente diversa dal modo in cui generalmente viene trattato questo periodo così particolare della vita di ognuno, troppo spesso visto come un problema dei genitori e non dei ragazzi».
Con quale obiettivo?«Il mio obiettivo è quello di aiutare sempre più persone a trovare il meglio di sé e vivere la vita che desiderano. Avendo tre figli, il mio scopo è quello di sostenerli e accompagnarli verso un percorso che loro stessi decideranno di intraprendere, senza forzarli o influenzarli con il mio punto di vista e il mio vissuto, ma seguendo le loro passioni».
Ma è vero che i ragazzi di oggi sono diversi da quelli delle generazioni precedenti?«I ragazzi di oggi sono completamente diversi da quelli delle generazioni passate e le regole sono cambiate. Il mio libro è un manuale per aiutare tutti quei genitori in difficoltà con figli adolescenti. Il mio obiettivo è quello di fornire a genitori e figli gli strumenti necessari per affrontare i temi “caldi” di questo periodo e adattarli ai propri figli. Attraverso una serie di interviste fatte ai miei figli e ai loro amici ho raccolto le loro impressioni e fornito diverse chiavi di lettura per permettere ai genitori di capire cosa e come pensano i ragazzi adolescenti».
E cosa possono fare questi poveri genitori?«Il punto chiave del libro è quello di comprendere che un genitore deve semplicemente fare da ponte tra l’infanzia e l’adolescenza del proprio figlio e stargli vicino, senza giudicarlo, né dirgli cosa deve fare. Bisogna armarsi di tantissima pazienza e pensare che è solo un periodo di trasformazione e di crescita del tutto naturale. I ragazzi sono confusi per varie ragioni: cambiamento fisico, cambiamento di pensiero e di approccio verso il mondo degli adulti. È un passaggio naturale e il compito di noi genitori è solo quello di star loro accanto fornendo tutto l’amore possibile».
Parafrasando un vecchio libro, “noi adulti speriamo che ce la caviamo”.«(Ride) Sono ottimista».
(a.c.)
(LucidaMente, anno X, n. 115, luglio 2015)