Il nostro viaggio alla ricerca dei piaceri della cultura questa volta ci porta a visitare l’universo di una rivista impegnata nel campo letterario, aperta agli esordienti, purché essi abbiano consapevolezza dei propri strumenti e del fatto che scrivere letteratura è cultura e creatività, ma altresì un’operazione che richiede fatica, continua rielaborazione e coscienza dei propri mezzi espressivi.
Parliamo di Nugae-scritti autografi, nata a Battipaglia, in provincia di Salerno, nel dicembre 2003, sorta dapprima come semplice foglio letterario e inizialmente distribuita presso una ristretta cerchia di destinatari.
Storia editoriale di Nugae – Il giornale raccoglie presto il consenso dei primi lettori, resi entusiasti da un progetto che, partito in sordina e con obiettivi limitati, si rivela subito un ben riuscito esperimento letterario, sia per l’alta qualità delle pagine che per la verve creativa di chi opera dietro la sua realizzazione. Dopo la pubblicazione – a carattere mensile – dei primi quattro numeri, la redazione decide, nel maggio 2004, di trasformare il foglio letterario in una rivista, registrando regolarmente la testata. Il giornale comincia allora, con cadenza bimestrale, ad aprirsi ad un pubblico più vasto, ottenendo recensioni su quotidiani locali, partecipando a numerose manifestazioni letterarie e avviando collaborazioni con altre riviste e associazioni culturali. Nel dicembre di quell’anno si stabilisce, però, di rendere trimestrale l’uscita della rivista e di avviare una campagna promozionale per sostenere le spese di stampa.
Obiettivi e contenuti del giornale – “Nugae è una rivista di esordienti; non è a scopo di lucro ma a parziale recupero delle spese sostenute. Il suo obiettivo principale è quello di essere un laboratorio di scrittura su carta, autogestito, autoprodotto, apolitico, aconfessionale ed economicamente indipendente. Il sottotitolo scritti autografi esprime pienamente lo spirito dei partecipanti”. E’ con queste parole che Michele Nigro, direttore editoriale di Nugae, ci presenta la sua “creatura”, sottolineando come essa, in quasi quattro anni di attività, abbia pubblicato numerosi racconti, poesie, saggi, recensioni, interviste e persino tesi di laurea. Posta la questione in questi termini, viene da pensare che sulla rivista trovino spazio gli scritti più svariati, partoriti dalla penna di autori che, colpiti da un improvviso estro creativo, abbiano dato libero sfogo ai propri fiumi interiori, descrivendo ogni tipo di emozione, anche la più estemporanea. Ebbene, non è così, perché ogni testo viene filtrato da un’attenta valutazione. Ma in base a quale metodo vengono selezionati quelli da pubblicare?
L’importanza della rielaborazione – “I criteri di selezione non si fondano su scelte stilistiche che richiamino un’appartenenza a correnti letterarie o ideologiche, bensì si dà valore all’intenzionalità della scrittura. Trattandosi di un laboratorio di esordienti, non si è voluto e non si è saputo esprimere un’opzione stilistica particolare; piuttosto la rivista vuole distanziarsi da una scrittura percepita come hobby o espressione spontanea e occasionale, per insistere sull’aspetto artigianale e creativo dei testi. Per intenzionalità s’intende una scrittura pensata e voluta in una data forma perché cercata e costruita in tal modo, soprattutto dopo un lavoro di revisione”. E’ così che Nigro commenta la scelta dei testi, spiegando come un attento labor limae, quasi alla maniera dei poetae novi latini, debba essere una componente inscindibile della scrittura, affinché venga selezionata e divulgata. Prima di tutto, è importante che ogni stesura sia curata, non conta se partorita, o meno, da una catarsi emotiva.
Rubriche e progetti futuri – Una volta chiarita la scelta dei contenuti, è bene osservare in che modo la rivista sia strutturata. Accanto all’editoriale d’ingresso si colloca la rubrica controedicola, in cui si presentano libri poco conosciuti o si riportano alla luce testi dimenticati, tutti accompagnati da brevi recensioni. A queste sezioni si aggiunge una rubrica composta da piccoli racconti, dall’emblematico titolo raccontinani. Inoltre, per il futuro di Nugae, si pensa di ampliare questo nucleo centrale con la creazione di nuovi spazi dedicati a recensioni di libri e riviste, saggi storici (con un occhio di riguardo per tutta la storia locale e non solo per quella battipagliese), riflessioni sui rapporti tra musica e letteratura, articoli d’approfondimento su autori stranieri, interviste rivolte ad esponenti del mondo della scrittura e non solo e, per finire, elaborazioni di schede tecniche sulle varie forme di scrittura. Tutto questo perché, come ricorda Nigro, “obiettivo del periodico è quello di confrontarsi con ogni genere letterario, facendo sì che lo stesso termine di “genere” possa essere abolito e pensare, così, alla realizzazione di una letteratura non più divisa in caste, ma semplicemente valutata in base all’importanza letteraria del testo”.
L’immagine: la copertina del n. 11 di Nugae.
Claudia Mancuso
(LucidaMente, anno II, n. 4 EXTRA, supplemento al n. 14, 14 febbraio 2007)