Qualche considerazione sulle dichiarazioni dell’assessore Malagoli e dell’economo dell’arcidiocesi monsignor Gian Luigi Nuvoli in merito ai fondi pubblici e alle esenzioni di cui gode la Chiesa
L’assessore alle Politiche abitative del Comune di Bologna, Riccardo Malagoli, ha rivolto un appello quasi supplichevole all’Arcidiocesi affinché faccia la sua parte per fronteggiare la crisi.
La risposta di monsignor Gian Luigi Nuvoli, economo della Curia, è stato uno stizzito rifiuto, sostenendo che vincono sempre loro perché sono dalla parte di Dio.
«Il Comune di Bologna chiede la carità al più grande immobiliarista sul mercato, ma finanzia spontaneamente il patrimonio dell’Arcidiocesi con circa mezzo milione di euro l’anno» afferma Roberto Grendene, portavoce del Circolo Uaar di Bologna. «Come ha fatto Nuvoli, anche noi invitiamo l’assessore Malagoli a lavorare invece di implorare: cominci con l’azzerare la quota di oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto». Per farlo, basta una delibera, come specificato nella petizione che l’Uaar ha depositato da tempo all’ufficio protocollo del Comune e che forse l’assessore Malagoli non ha ancora visionato. Il Circolo Uaar di Bologna è disponibile ad incontrare l’assessore per illustrargliela.
Lascia esterrefatti l’affermazione di monsignor Nuvoli riguardo ai duemila anni di storia durante i quali il Signore avrebbe dato sempre ragione alla Chiesa e torto a chi la pensa diversamente: «La rievocazione dei duemila anni di “ragione” imposta con la violenza e giustificata dall’essere dalla parte di Dio dovrebbe far riflettere la nostra Giunta sulla strategia della malsana sussidiarietà che ha intrapreso: quali messaggi diseducativi vengono trasmessi nelle scuole private controllate dalla Curia e “sussidiate” da Comune, Regione, Stato? Nessuno ha mai proposto di tassare le mense dei poveri: è di dubbio gusto farsi scudo della carità fatta con i soldi pubblici per avere un lasciapassare su mille altre attività». I costi pubblici della Chiesa non si limitano all’Ici non pagata sugli edifici adibiti anche se non interamente ad attività commerciali o sulle abitazioni dei sacerdoti (considerate pertinenze degli edifici di culto pur essendo abitazioni a tutti gli effetti).
L’Uaar ha lanciato da pochi giorni la prima inchiesta on line sull’impatto che i contributi erogati e i privilegi di cui dispone la Chiesa cattolica hanno sulle casse pubbliche: in via prudenziale è di 6.086.565.703 euro l’anno. Tutti i dettagli nel sito icostidellachiesa.it
Il Circolo Uaar di Bologna
(LucidaMente, 13 dicembre 2011)