Si possono economizzare 1.500 e più euro all’anno. Senza andare a scapito di gusto, qualità e salute. Meglio i discount. E il Sud è più caro del Nord. Molte le sorprese dall’indagine di Altroconsumo
L’avevamo già anticipato noi qualche mese fa (Si può mangiare con 1 euro?). I prodotti dei discount non sono peggiori di quelli “di marca” e costano molto di meno. Le grandi catene di supermercati fanno risparmiare, ma non tanto.
Ci fa pertanto molto piacere che un’attenta e capillare inchiesta del mensile Altroconsumo, rivista dell’associazione di consumatori nata nel 1973, abbia confermato le nostre affermazioni. Sono stati ben 950 i supermercati, ipermercati e hard discount testati in 61 località italiane. I risultati, riportati in Supermercati, scegliere bene per risparmiare, sono sorprendenti. Se si va negli iper e nei supermercati, acquistando i prodotti a marchio commerciale invece che le “marche famose”, si paga il 38% in meno.
Ma il risparmio arriva al 61% – sì, avete letto bene, il 61% – se si compra in un hard discount. A scapito del gusto, della qualità e, quindi, della salute? Tutt’altro, dicono ad Altroconsumo: «La qualità spesso non ha niente a che vedere con il prezzo o il marchio famoso. I consumatori devono imparare a scegliere i prodotti migliori leggendo attentamente l’etichetta». Gli artefici dell’inchiesta snocciolano cifre: «24% di spesa in meno se si scelgono i prodotti di marca in offerta; 38% in meno se si opta per i prodotti col marchio dell’insegna del supermercato; 55% di esborso in meno se i prodotti sono sempre quelli primo prezzo; ben 61% in meno se si abbandonano i prodotti di marca, scegliendo l’hard discount». In totale, se la spesa annua media di una famiglia per mangiare è di circa 5.000-6.000 euro, essa può ridursi fino a 3.500 euro.
Altroconsumo non va tanto per il sottile e, come al solito, spiattella “nomi e cognomi”. Il punto vendita più vantaggioso è Eurospin, seguito da LD, Prix Discount, Penny Market e Lidl. Oltre i discount, U2 Supermercato, del gruppo Unes, è il miglior posto dove far la spesa ad Alessandria, Novara e Torino. Segue Doc Supermercati, del gruppo Coop. I supermercati più noti terminano in fondo: Iper e Esselunga, Alì, Conad e Ipercoop.
Altre sorprese arrivano dalle località dove si può maggiormente economizzare. In testa Arezzo, in coda Aosta. A Pisa, Firenze e Verona, grazie alla concorrenza di più punti vendita, la spesa media annua per famiglia è di 6 mila euro; a Cagliari, Siracusa e Catania siamo sopra i 6.600 euro annui. Insomma, inaspettatamente, peggio il Sud del Nord. Sicché il sito telematico de la Repubblica ha elaborato una carta geografica delle regioni dove si risparmia di più e di meno. Guardatela e rimarrete basiti.
LucidaMente, specie nell’ultimo anno, in tempi di drammatica crisi, si è occupata spesso di tematiche quali la spesa delle famiglie italiane, il cibo, l’alimentazione e il risparmio. Si vedano, tra gli altri: Si può mangiare con 1 euro? L’occasione fornita dalla crisi: mangiare meno. Ma meglio Risparmio, un’arte che si impara vivendo Sulla tavola in 15 minuti Gradite i tagliolini ai funghi porcini? Pesce a tutto piatto… Un impero sulla vostra tavola Ma a Bologna si mangia ancora bene come una volta?Cosa c’è di meglio di una spaghettata?
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VII, n. 81, settembre 2012)