Tra il 1982 e il 1983 apparvero in edicola quattro numeri di una rivista “porno-progressista”. Poi la rapida scomparsa. Cerchiamo di ricostruirne un breve profilo
Tra la pornografia non priva di sussulti etici de Le Ore e l’educazione sessuale rivolta a coppie e famiglie non del tutto bigotte di Duepiù. Troppo fine e “colta” per il normale pubblico delle riviste “hard” dell’epoca, troppo “spinta” per i sinistrorsi italici schizzinosi e “politicamente corretti”. Quindi, in un paese come l’Italia, votata al fallimento. Questo il destino della rivista Panna Montata, uscita per soli quattro numeri, oggi introvabili, tra 1992 e 1993.
Sottotitolo: «Foto-Video-Fumetti-Didattica. Vietato ai minori». La periodicità fu irregolare: il primo numero uscì a novembre 1992, il secondo a dicembre dello stesso anno. Il terzo (per un refuso?) recava in copertina la data «Gennaio 1992». L’ultimo numero, il 4, ebbe come data «Aprile 1993». Lanciata anche da una pubblicità su il manifesto, fino alla fine Panna Montata fu «Testata giornalistica in corso di registrazione presso il Tribunale di Perugia», edizioni «Another Life» di Graziano Savignani, sede a Umbertide (Perugia). Costo di una copia: £ 6.000.
Simpatico logo, cinquanta coloratissime pagine di bei fumetti, racconti (La vita sessuale di Giuseppe Vespa, di Antonio Lamazza), vignette satiriche, foto “esplicite”, consigli di educazione sessuale e “azione erotica”, una rubrica fissa («Storia della pornografia»), recensioni di hard video, con fotogrammi. Immagini riprese a piene mani da altre riviste di ogni sorta, da Playmen a Il Male, da Diva a Max… Una strana mescolanza di cultura e “bassezze”, ironia e serietà, trivialità e riflessioni, trasgressione e razionalità, superamento di tabù e richiamo alla pornografia tradizionale.
Un fiume di consigli per una felice e soddisfacente attività sessuale. Per l’uomo e per la donna. Ecco alcuni titoli: Massaggi; Eiaculazione precoce; L’imene; Come fare quando non si rizza; Il coito totale; Come risolvere il problema della frigidità; La figa; Il Punto “G”; Il ditalino; Il pompino; Leccare la figa; L’inculata; La clitoride va’ [sic!] massaggiata con cura; Come far l’amore godendo da pazzi; La posizione del gatto; Puttana per una notte; Il cazzo. Tante vignette dalle firme illustri, quali Angese, Crumb, Tanino Liberatore, Andrea Pazienza, Wolinski (e il copyright?), a rafforzare il tono underground, libertario, trasgressivo, irriverente, quindi con uno stile un po’ da Frigidaire (vedi il nostro “Frigidaire” & C. e censura di Stato).
La parte forte di Panna Montata era costituita dai fumetti, alcuni molto belli e originali: Franco il depravato (di Massimo Musicanti); E.D. L’ExtraDotato (di Capt. Sex); Il club (di Joe Big Banana); Passaggi (di Mazimo); Antonio (ancora di Mazimo, ma sceneggiato dal già citato Joe Big Banana). Nei fumetti si scatenava una vena folle, surreale, libertina, non priva di una notevole raffinatezza nei disegni. Insomma, un tentativo editoriale che cercava di “nobilitare” la cosiddetta pornografia, non lasciandola nelle mani di persone e messaggi volgari e ai limiti della delinquenza. La risposta dei destinatari principali di Panna Montata fu, evidentemente (e ovviamente): «Niente sesso, siam di sinistra». Eh, sì: inibizioni, puritanesimo, ipocrisia, non prosperano solo tra cattolici e destrorsi…
Data l’odierna irreperibilità della rivista, inseriamo ne Il porno progressista di “Panna Montata” alcune immagini con didascalia tratte dal periodico.
Le immagini: in apertura, la quarta di copertina del n. 2; entro l’articolo le quattro copertine di Panna Montata.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)
Buonasera. Ti do una notizia certa: noi di “panna montata”, quando si usciva dalla redazione. Si andava a fare l’amore, poi si metteva un disco, si guardava la tele, le solite cose.
Spero la cosa non ti urti, un saluto.
Gentilissimo Massimo, grazie del contributo. Complimenti ancora per quella bella rivista. In Rete c’è pochissimo. Io ho cercato, nel mio piccolo, di colmare l’enorme lacuna. Gradito ogni ulteriore ricordo, notizia, aneddoto…
Gentilissimo Massimo, grazie del contributo. Complimenti ancora per quella bella rivista. In Rete c’è pochissimo. Io ho cercato, nel mio piccolo, di colmare l’enorme lacuna. Gradito ogni ulteriore ricordo, notizia, aneddoto…
Io ho 3 numeri completi e perfetti della rivista; se interessato, contattami alla mia email che scriverò sotto.
Maurizio