Giovedì 1 marzo, a Bologna, presso “La Scuderia” di piazza Verdi 2, a partire dalle ore 20,30, dibattito per fare il punto sul biotestamento nel Paese e nel capoluogo emiliano, organizzato da Rete laica Bologna. Partecipano Maria Laura Cattinari, Donata Lenzi, Sergio Lo Giudice ed Enzo Raisi
Le tematiche del fine vita, dopo i drammatici casi Welby ed Englaro e tanti altri e le polemiche suscitate dal successivo dibattito “a caldo”, sembrano essere passate in second’ordine, oscurate dalla crisi economico-finanziaria che attraversa il Paese.
Eppure, nel nostro paese, i problemi legati alle malattie gravi e terminali, al dolore dei pazienti, alle fasi finali dell’esistenza, sono sempre gli stessi per centinaia di migliaia di persone e milioni di loro parenti. A testimoniarlo, le recenti vicende di Mario Monicelli, Lucio Magri e molti altri.
Restano intatte, pertanto, le domande che, giornalmente, si pone il cittadino comune. A che punto è in Italia il dibattito su tematiche di fine vita, testamento biologico, dichiarazioni anticipate di trattamento? Come mai non si è finora tenuto conto delle opinioni e delle volontà dei cittadini italiani, che in tutti i sondaggi esprimono a stragrande maggioranza (68%) il proprio favore nei confronti dell’eutanasia e quasi totalmente sostengono la necessità di un testamento biologico che permetta una libera scelta al malato terminale? Dopo le recenti dichiarazioni governative, è svanito il pericolo che sia approvato in Parlamento il liberticida “decreto Calabrò”? Quali sono le posizioni dei partiti politici a livello nazionale? Quali scelte sono state operate nel nostro Paese da parte dei comuni che hanno approvato sul proprio territorio il registro dei testamenti biologici? Cosa deve fare a Bologna un cittadino per sottoscrivere, ratificare e ufficializzare le proprie scelte?
Per discutere su queste e altre questioni, Rete laica Bologna ha organizzato un incontro aperto al pubblico, dal titolo Testamento biologico. Istruzioni per l’uso. Il punto della situazione in Italia e a Bologna.
Esso si terrà nel capoluogo emiliano giovedì 1 marzo, a partire dalle 20,30, presso La Scuderia di piazza Verdi 2, e vedrà la partecipazione di Maria Laura Cattinari, presidente nazionale di LiberaUscita – Associazione per il diritto a morire con dignità; Donata Lenzi, deputata del Partito democratico presso la Camera dei deputati; Sergio Lo Giudice, capogruppo del Partito democratico al Comune di Bologna; Enzo Raisi, deputato di Futuro e libertà per l’Italia presso la Camera dei deputati. A moderare sarà chiamato Stefano Rosanelli (Rete laica Bologna).
Rete laica Bologna è un libero spazio di confronto, d’incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione sui temi dei diritti civili e della laicità, costituito da singoli cittadini e associazioni. Essa ha promosso con successo nell’ottobre 2009 una proposta di delibera di iniziativa popolare concernente l’istituzione di un registro dei testamenti biologici presso il comune felsineo. Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento approvato dal Consiglio comunale il 25 gennaio 2010, ultimo atto prima delle dimissioni dell’ex sindaco Flavio Delbono, e reso attuativo il 23 novembre 2011 solo con la nuova amministrazione-Merola, e con la successiva convenzione coi notai bolognesi.
Tuttavia, quanti cittadini bolognesi sono stati informati sulle modalità per registrare le proprie volontà? La scelta e la modalità attuate a Bologna sono le migliori possibili? Si possono rendere più snelle e semplici? Anche di questo si discuterà presso “La Scuderia” di piazza Verdi.
Per ascoltare le voci dell’evento: http://www.radioradicale.it/scheda/347658/dibattito-dal-titolo-testamento-biologico-istruzione-per-luso.
Per le interviste rilasciate nel corso della serata da Maria Laura Cattinari e Stefano Rosanelli a Radio Città Fujiko:
http://www.radiocittafujiko.it/news/bologna/testamento_biologico_istruzione_per_uso.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VII, n. 75, marzo 2012)
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