Atmosfere medioevali intervallate da problematiche dei giorni nostri raccontate nel romanzo di Bartolomeo Bellanova “Ogni lacrima è degna” (In.Edit Edizioni)
Bartolomeo Bellanova torna a destare gli animi dei propri lettori con il romanzo Ogni lacrima è degna (In.Edit, pp. 176, € 15,00). Proprio come nella sua opera prima, La fuga e il risveglio, si assiste a una rinascita interiore dei protagonisti: la fine improvvisa di un’esistenza senza più stimoli e l’inizio di una nuova dimensione, nella quale difendere, con ogni forza, princìpi di vita rimasti celati nel tempo.
La difesa della dignità e la lotta contro la discriminazione umana – che vuole la sopraffazione del più forte sul più debole – sono i temi principali trattati nel romanzo. Un salto temporale di ottocento anni fra due storie, raccontate parallelamente, una ambientata nel Medioevo e l’altra nel 2013; la forza di una fede in bilico fra cristianesimo e buddismo, che si percepisce dalla prima all’ultima pagina del libro; un insegnamento esemplare di vita dato da chi è pronto a sacrificare se stesso pur di difendere i propri ideali; un finale a sorpresa, cui si giunge attraverso un ritmo sempre più incalzante: questi sono alcuni degli elementi che aggiungono fascino a una storia che tiene il lettore costantemente con il fiato sospeso. La narrazione, inoltre, è ricca di approfondimenti storico-geografici, dai quali si desume il vivo interesse dell’autore per le vicende dei luoghi natii, vale a dire Bologna e dintorni. Bellanova, fra l’altro, è presidente di Un pozzo di idee-Cittadini attivi, associazione di promozione sociale che promuove impegni di tipo civile.
I protagonisti della storia sono personaggi di diverse estrazioni storico-sociali: Beatrice e Cecilia, ragazzine vissute nel XIII secolo, in condizione di schiavitù; Giovanni, giovane e affascinante frate che si avvicina al buddismo, pagando con la propria vita una scelta che per quell’epoca era considerata una gravissima eresia; Fiorenza, quarantenne contemporanea, annoiata da una esistenza priva di emozioni personali e lavorative, e Carlo, suo compagno di vita, che soltanto nel finale della storia dimostrerà il proprio carattere; Tommaso, un antiquario squattrinato, che in un attimo perde famiglia e bottega, ma non pure la passione per il mistero dei tempi passati, sua unica ragione di vita.
Decisivo è il ruolo di Gatto, un felino la cui anima sembra essere rimasta intatta nel corso dei secoli. La storia risulta originale e arricchita dalla magia del passato: nella noiosa quotidianità di Fiorenza irrompono, attraverso misteriosi scritti inviatile da Tommaso, le esistenze di Beatrice e Cecilia. È Gatto che misteriosamente guida l’antiquario nella scelta della donna – dapprima a lui sconosciuta – quale destinataria di documenti antichi. Ma, soprattutto, portatrice di un ideale di vita che non svanisce con il passare del tempo.
L’immagine: le copertine di Ogni lacrima è degna e de La fuga e il risveglio.
Emanuela Susmel
(LucidaMente, anno VII, n. 79, luglio 2012)
Grazie Emanuela. credo che tu abbia colto il significato delle storie che si intrecciano: le lacrime nascoste, quelle degli ultimi, dei dimenticati dalla storia e dalle sorti dell’umanità manipolata da pochi, sono, dopo ottocento anni, ancora quelle delle donne e dei senza diritti, dovunque giri il tuo sguardo. Ed è proprio uno sguardo fatto di compartecipazione,di ascolto e di apertura agli altri quello che può consentire di riprenderci tutti in mano in nostro destino, liberati da egoismi meschini.
L’autore – Bartolomeo Bellanova