Intervistati in esclusiva dalla nostra rivista, i protagonisti dello spettacolo, tra cui spicca l’attore di fama internazionale Carlos Belloso, ce ne raccontano la genesi, fra Borges e Calvino. Le prossime rappresentazioni a San Lazzaro di Savena (8 febbraio), a Ferrara (9 febbraio) e a Cantù (22 febbraio)
«Prima che una troupe, siamo una famiglia». Esordiscono così il regista e gli attori dello spettacolo Sueño que dormo. Tecniche semplici per viaggiare al di fuori del corpo. L’opera, che girerà tutta Europa, il prossimo 8 febbraio sarà al Teatro Itc di San Lazzaro di Savena (Bologna). Il leader del gruppo è Carlos Branca, regista teatrale, lirico e pedagogo.
Da anni ha lasciato la sua Buenos Aires per l’Italia. Qui, fra gli altri, ha portato in scena Estaba la madre (2016), con musiche del suo più grande amico e mentore, il maestro Luis Bacalov. Il legame con l’Argentina è però, da sempre, filo conduttore della sua opera: proprio la poetica di Jorge Luis Borges, a confronto con il nostro Italo Calvino, è alla base di Sueño que dormo. A interpretarlo, il poliedrico attore di fama internazionale Carlos Belloso. Noto in Europa soprattutto per il film La niña santa (2004), l’artista sarà anche in Puerta 7, serie Netflix in uscita dal 21 febbraio. La loro nuova pièce è un fantasmagorico viaggio fra sogno e realtà, mimo e poesia: una costante, giocosa e struggente scoperta di modi e mondi narrativi, in cui al protagonista si affiancano le attrici Rosanna Pavarini e Ileana Jaciw. La troupe ci ha raccontato qualcosa di sé e dello spettacolo.
Com’è nata la vostra collaborazione, a cavallo fra due continenti?
Belloso: «Da anni Carlos mi invita a venire in Italia. In Argentina le tournée teatrali sono continue: durano fino a cinque anni, con più repliche al giorno. Terminati gli impegni nel mio Paese, ho chiamato il mio amico [si volta verso di lui e sorride, ndr]. Così è nato lo spettacolo: per mesi ci siamo sentiti per telefono, scambiandoci prospettive e idee. Lo scorso inverno Carlos e Rosanna sono tornati a Buenos Aires per Natale e abbiamo iniziato a provare».
Qual è stato il vostro processo creativo?
Branca: «Direi tecnologico, tramite cellulare: Carlos e Ileana lavoravano tutto il giorno in Argentina e continuavano a mandarci materiale video, a cui noi rispondevamo con ulteriori spunti. A un certo punto, è stato il materiale a cercare noi».
Belloso: «Alle scene mimiche inizialmente ottenute, abbiamo poi integrato gli oggetti di scena e soprattutto i testi di Calvino e Borges. Questo, quando ci siamo ritrovati in Argentina».
Jaciw: «È uno spettacolo molto complesso. Anche ora, provandolo e portandolo in scena, sentiamo di non avere ancora terminato di decodificarlo del tutto».
Quali città ha toccato e toccherà il vostro tour?
Pavarini: «Dopo la prima a Trieste del 25 gennaio e le repliche al teatro Hamlet di Roma il 30 e il 31, saremo a San Lazzaro l’8 febbraio. La sera dopo a Ferrara, per poi andare in Nord Italia, a Cantù (Como) il 22. Chi fosse in viaggio ci troverà a Barcellona il 14, 15 e 16 e a Parigi il 26 e 27».
Branca: «Questa produzione è una scommessa: abbiamo costruito tutto da soli, chiedendo poi alle strutture ospitanti un atto di fiducia. Perché lo spettacolo è bello! All’Itc di San Lazzaro, poi, siamo particolarmente affezionati».
Un’ultima domanda, a Belloso: che cos’è per te la recitazione teatrale?
Belloso: «Recitare in teatro è trasformazione sociale. È interscambio: fra me e Carlos, fra me e le attrici. Preziosi, inoltre, sono stati i consigli dei colleghi e dei giovani allievi di Carlos qui a Bologna. Ci hanno dato sostegno e prospettive su cui riflettere».
Augurando buona tournée alla troupe, forniamo qualche informazione utile per la data bolognese: lo spettacolo, della durata di circa un’ora, avrà luogo al Teatro Itc di San Lazzaro di Savena della Compagnia Teatro dell’Argine (via Rimembranze 26), sabato 8 febbraio alle ore 21,00. Il prezzo intero del biglietto è di € 10,00, ridotto 8 euro. Sueño que dormo è realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata argentina di Roma e in collaborazione con Casa argentina, associazione che svolge attività culturali e cura lezioni di lingua e letteratura spagnola.
Le immagini: una foto di Carlos Branca, per gentile concessione dello stesso.
Michele Piatti
(LucidaMente, anno XV, n. 170, febbraio 2020)