Durante il terzo appuntamento di Sopraffactions, Maria Credidio, Alfredo Granata e Luigia Granata mettono in discussione l’inviolabilità dell’arte esponendo le loro opere
Il progetto inizia nel 2009 quando, per un’esposizione romana Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia, produssero quattro opere ciascuno che, divenute oggetto di scambio fra gli artisti stessi, furono la base per la realizzazione di nuovi lavori a firma del secondo artista. L’esperienza fu successivamente replicata a Fabriano da Anna Massinissa, Gabriele Mazzara e Franco Zingaretti.
Ogni evento, per sua natura ineluttabilmente contestualizzato, è sopraffazione perpetrata da parte di qualcosa o qualcuno nei confronti della realtà circostante che ne risulta, sempre e comunque, modificata. Tutto è sopraffazione. Ed è proprio questo intervenire sul preesistente, sia esso naturale o opera dell’uomo, a determinare, prescindendo da attribuzioni di valore, l’inarrestabile divenire dell’universo.
Nella piccolezza della condizione umana, l’opera d’arte, che nel suo prodursi è anch’essa sopraffazione, sembrerebbe godere da sempre, in quanto espressione alta di una azione/pensiero in sé compiuto, di una sorta di diritto all’inviolabilità.
La conferenza di presentazione e inaugurazione della mostra si terrà sabato 4 febbraio alle ore 18.00 presso Palazzo Arnone, in via Gian Vincenzo Gravina a Cosenza.
La galleria rimarrà aperta al pubblico da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Per informazioni e prenotazioni
0984.795639 – www.articalabria.it
(v.v)
(Lucidamente, 13 gennaio 2012)