La guida completa fornita da AsaBo. Accesso all’università con licei, istituti tecnici e professionali. Sbocchi esclusivamente lavorativi con le qualifiche professionali rilasciate dalle Regioni
La scelta del percorso professionale è questione delicata per i ragazzi. È quindi fondamentale che venga fatta con consapevolezza, dopo aver partecipato a open day e laboratori offerti dalle scuole; e compatibile con le predisposizioni personali. L’AsaBo, Associazione scuole autonome Bologna (http://www.asabo.info/wp-content/uploads/2013/11/SLIDE-ORIENTAMENTOa.s.-2014-15.pdf) fornisce agli interessati una panoramica completa dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2014–2015: percorsi di istruzione liceale, tecnica o professionale, tutti della durata di 5 anni; ma anche istruzione e formazione professionale, di 3 anni eventualmente prorogabili. Gli studenti dovranno sceglierne uno e iscriversi entro il prossimo 28 febbraio.
Chi si iscrive al liceo dovrà necessariamente proseguire con gli studi universitari. Indipendentemente dal campo scelto, nell’ultimo anno una materia viene insegnata in lingua inglese da docente con specializzazione. Restando in àmbito linguistico, taluni licei – classico, scientifico e linguistico – hanno apposite sezioni in lingua francese o tedesca. La “Riforma Gelmini” prevede sette indirizzi liceali. Il Liceo classico è indicato per chi ha spiccato interesse per la storia antica e le materie umanistiche: prevede 27 ore settimanali al biennio e 31 al triennio. Può invece iscriversi al Liceo scientifico chi ama l’astrazione e desidera approfondire il rapporto fra campo umanistico e saperi scientifici: invariato il monte ore al biennio e un’ora settimanale in meno nel triennio. Oltre al percorso tradizionale, esistono due diverse opzioni. In quella delle Scienze applicate viene insegnata Informatica al posto di Lingua e Cultura latina. In quella a Indirizzo sportivo, Disegno e Storia dell’Arte e Lingua e Cultura latina sono sostituite con Discipline sportive e Diritto ed Economia dello sport; inoltre Scienze motorie e sportive si arricchisce di un’ora aggiuntiva. Essendo un corso di nuova attivazione, consigliamo agli interessati di informarsi sulla sua effettiva presenza sul territorio. Per chi è particolarmente amante dello studio e desidera conseguire un diploma internazionale esiste la Sezione di Liceo scientifico internazionale ad opzione italo-inglese (Brocca).
Le diverse sperimentazioni in cui, a partire dal 1999, era stato scisso l’Istituto magistrale sono ora confluite nel Liceo delle Scienze umane; l’unico – fra tutti i licei – a prevedere Diritto ed Economia. Chi ha forte interesse per la conoscenza di sé e per gli aspetti formativi e di apprendimento, ma anche chi predilige lo studio delle relazioni umane e sociali, può iscriversi a uno dei due indirizzi previsti dalla “Riforma Gelmini”. In quello tradizionale predominano le Scienze umane: Psicologia, Pedagogia, Sociologia e Antropologia. L’opzione delle Scienze economico-sociali sottrae ore a Scienze naturali, a Filosofia e a Scienze umane, rinunciando a Pedagogia; ne aggiunge a Matematica e a Diritto ed Economia; sostituisce Lingua e Cultura latina con una seconda lingua moderna. Entrambi gli indirizzi prevedono 27 ore settimanali al biennio e 30 al triennio.
Stesso monte ore nel Liceo linguistico, che approfondisce la conoscenza coordinata di tre lingue e culture, oltre a quella latina nel biennio. Il Liceo artistico prevede invece 34 ore settimanali nel biennio e 35 nel triennio. Si sviluppa in sei diversi indirizzi: Arti figurative, Architettura e Ambiente, Design, Audiovisivo e Multimediale, Grafica, Scenografia. I Licei musicale e coreutico, con 32 ore settimanali costanti nel quinquennio, entreranno a pieno regime nell’anno scolastico 2014–2015. In entrambi gli indirizzi, l’iscrizione è subordinata al superamento di una prova di verifica sulle specifiche competenze possedute. L’istituto tecnico è indicato per chi, pur non rinunciando a un progetto universitario, desidera darsi anzitempo un’opportunità lavorativa. Grazie a un biennio comune, la scelta dell’indirizzo specifico viene rimandata al termine del secondo anno. L’attuale sistema scolastico prevede due settori. In quello Economico sono collocati gli indirizzi Amministrazione, finanza e marketing – il prodotto della riforma dell’istituto tecnico-commerciale – e Turismo. Il settore Tecnologico riguarda invece nove indirizzi: Meccanica, Meccatronica ed Energia, Trasporti e Logistica, Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni, Grafica e Comunicazione, Chimica, Materiali e Biotecnologie, Sistema Moda, Agraria e Agroindustria, Costruzioni Ambiente e Territorio. Chi desidera frequentare l’Istituto tecnico Aeronautico – anch’esso strutturato nel quinquennio – deve mettere in conto anche un aggravio in termini economici e temporali: in Italia sono infatti poche le città in cui tale corso di studi è presente.
Al fine di un’aderenza ancora maggiore alla realtà lavorativa, si può optare per un istituto professionale. La “Riforma Gelmini” prevede due settori. Quello dei Servizi riguarda quattro indirizzi: Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Servizi socio-sanitari, Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera, Servizi commerciali. Il settore Industria e Artigianato riguarda, invece: Produzioni industriali e artigianali, Manutenzione e Assistenza tecnica. Chi non è sicuro di potersi dedicare allo studio per l’intero quinquennio può infine accedere a un percorso alternativo: quello triennale previsto dal Sistema regionale di istruzione e formazione professionale (Iefp). La qualifica professionale rilasciata è riconosciuta a livello nazionale ed europeo. Al termine del triennio, si può scegliere tra due diverse opzioni: proseguire la formazione attraverso le opportunità offerte dal sistema formativo regionale; oppure rientrare a scuola – previa valutazione – per conseguire il diploma quinquennale. I settori sono quelli previsti per gli istituti professionali, in uno dei quali viene svolto obbligatoriamente il primo anno di formazione.
Emanuela Susmel
(LucidaMente, anno IX, n. 97, gennaio 2014)