La poesia di Francesco Giordani non si realizza per iridescenze cangianti, ma per rilasci graduali di materiale lirico al margine di zone d’ombra. Con voce consapevole, il nostro autore misura i chiaroscuri della quotidianità, attualizzando coraggiosamente il passato (il suo e quello della poesia), nella convinzione che alla fine l’esistenza (le “cose”) si giustifichi e prevalga su tutto col proprio senso, le proprie necessità.
Le cose avevano sempre ragione (pp. 48, €,80, dodicesimo volumetto della collana di poesia Le costellazioni sonore della inEdition editrice) è la sua silloge d’esordio, della quale offriamo come assaggio le prime tre, densissime liriche.
Non finirà così come sembra
Non finirà così come sembra
arriverà il giorno
in cui ti saprai
nella tua interezza
e sarà l’istante spezzato
che si fa fiamma
saranno le ali dorate
dischiuse sui tuoi occhi
di fronte alla lama
di un dolore provvisorio
sarà il tuo volto
baciato dal fulmine
Lo chiami il mistero
Lo chiami il mistero
di una domenica mattina
poco prima della messa
l’urlo rosso della sera
e la promessa
di un amore perduto
oltre la ferita
dei tuoi anni
lo chiami terra questo ricordo
di terra e di te
che ti lascia nella tasca
un desiderio
minuscolo di niente
e una domanda
che ti basta
Non è possibile tornare senza passione
Non è possibile tornare senza passione
se nell’occhio l’animale del sangue
smette di graffiare è finita
la caccia, è finito un amore
non si può vivere senza la visione
che perseguita le notti
e plasma il silenzio in rumore
assordante di giorni appuntiti
senza volto o durata
non si può partire senza la musica
e la mano dorata
di una fugace Medina privata
posata sulla fronte
prima o dopo una morte passeggera
non si può cambiare
(da Francesco Giordani, Le cose avevano sempre ragione, Prefazione di Luca Viglialoro, inEdition editrice/Collane di LucidaMente)
L’immagine: particolare di Nudo addormentato con le braccia aperte (Nudo rosso) (olio su tela, 1917, collezione privata) di Amedeo Modigliani (1884-1920).
Simone Jacca
(LM Extra n. 13, 15 dicembre 2008, supplemento a LucidaMente, anno III, n. 36, dicembre 2008)