Presso Casa Saraceni, una mostra di oltre 60 dipinti appartenenti alle Raccolte d’arte della Fondazione Carisbo ripercorre la storia attraverso i modelli dei pittori e i personaggi raffigurati
La Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, in collaborazione con il Comune di Bologna, Bologna Fiere, Arte Fiera e Art City, ha inaugurato giovedì 28 gennaio 2016 la mostra Dal Cinquecento al Novecento. Il ritratto nelle Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Carisbo. A curarla Angelo Mazza, conservatore delle Raccolte d’arte della Fondazione stessa.
L’esposizione ha appunto luogo a Bologna, presso la storica residenza della nobile famiglia Saraceni (via Farini 15), oggi sede della Fondazione Carisbo, e si prolungherà fino a domenica 10 aprile. L’obiettivo del suo presidente, Leone Sibani, è quello di aprire, con questa mostra, una nuova stagione espositiva a Casa Saraceni, per far conoscere al grande pubblico intere sezioni tematiche delle Raccolte d’arte della Fondazione. Oltre 60 ritratti saranno esposti per la prima volta, secondo un percorso tematico unitario che ripercorre l’evoluzione storica del ritratto. Selezionando le opere dei migliori artisti di questo genere, l’esposizione ci farà rivivere gli “stati d’animo” e le diverse sensazioni provate in un arco di tempo che va dal Cinquecento al Novecento, attraverso la soggettiva interpretazione dell’arte.
«Dal ritratto caricato della tradizione manieristica di Bartolomeo Cesi a quello naturale di Simone Cantarini – Mazza descrive così il percorso – accostato a quello allegorico di Elisabetta Sirani. L’autoritratto introspettivo di Donato Creti adolescente ai ritratti aristocratici di Luigi Crespi e Angelo Crescimbeni, il ritratto di genere eseguito da Gaetano Gandolfi a quello borghese dell’Ottocento, la vena caricaturale di Augusto Majani e di Cleto Tomba alla scomposizione futurista di Angelo Caviglioni». E, poi, Carlo Corsi, Giovanni Romagnoli, Gino Marzocchi, Piero Manai e, per concludere, Gian Marco Montesano.
L’organizzazione delle diverse aree del piano terra di Casa Saraceni, nasconde in realtà una seconda chiave di lettura: le tipologie di ritratto. Ogni zona della sede della Fondazione Carisbo descrive e raggruppa i diversi stili, dettati anche dalla differente epoca, con i quali gli artisti rappresentano i personaggi: «Teste di carattere», «Ritratto di caricatura» e «La memoria e gli affetti» sono le denominazioni di alcune aree tematiche. Sempre Mazza delinea con queste parole le numerose categorie: «Il ritratto “vivo e parlante” è più attento al carattere della persona effigiata e mette in evidenza le sue abitudini; quello ufficiale conferisce maggiore importanza all’esibizione del ruolo sociale e dirotta lo sguardo sugli oggetti che ne denunciano la professione; quello psicologico indaga le emozioni, le inclinazioni sentimentali e il temperamento; quello aristocratico si preoccupa delle convenzioni sociali. Il ritratto allegorico celebra le virtù dell’effigiato e assolve una funzione pedagogica. L’autoritratto, infine, costringe l’artista davanti allo specchio in una riflessione autobiografica».
La storia del ritratto è storia tout court. Come già detto, le diverse tipologie di ritratto non documentano la presenza di una persona in un dato momento, ma tutta la sua esistenza: relazioni sociali, stile di vita e carattere. Presso Casa Saraceni potremo ammirare anche le nuove acquisizioni che verranno periodicamente estratte dal caveau, e presentate nel corso della mostra, come il Ritratto di Ippolita Lambertini Gozzadini, prozia di papa Lambertini di Alessandro Tiarini e le due opere di Pietro Fancelli: Ritratto di Anna Paolini diciannovenne e il Ritratto di Giuseppe Paolini quindicenne. E, infine, il Doppio ritratto di Lucio Dalla, eseguito dal pittore Gian Marco Montesano e donato alla fine del 2015. Non solo dipinti: le caricature di vari personaggi storici e le “teste di marmo” coronano un’esposizione che, oltre a dipingere l’umanità e la sensibilità degli artisti, ne valorizza la provenienza, generando un ulteriore motivo d’orgoglio per Bologna.
La mostra Dal Cinquecento al Novecento. Il ritratto nelle Collezioni d’arte e di storia della Fondazione Carisbo, è stata prolungata fino a domenica 10 aprile 2016 presso Casa Saraceni (via Farini 15), dal martedì al venerdì dalle ore 15,30 alle ore 18,30 e sabato e domenica dalle ore 10,30 alle ore 18,30. Chiuso il lunedì. L’ingresso è gratuito. Sito web: www.fondazionecarisbo.it.
Le immagini: Ferruccio Giacomelli (autoritratto, 1923, olio su tavola); Gino Marzocchi (autoritratto, 1943, olio su tavola) e Ritratto di nobildonna di Luigi Crespi (1737, olio su tela)
Francesco Tavella
(LucidaMente, anno XI, n. 122, febbraio 2016)