Semplice follia o disperazione che non trova aiuto esterno?
Non riesco a capire. In Italia si sta ripetendo un fenomeno allarmante, ma che non allarma nessuno. La notizia viene buttata là con poche righe, alle volte neppure viene data, mentre, sui giornali del luogo dove il fenomeno si verifica, appare un articolo che riferisce la tragedia come si descrive un incidente stradale. Niente di più. Ed invece il fenomeno è preoccupante, molto preoccupante, e le istituzioni dovrebbero affrontarlo seriamente e prendere tutte le misure necessarie per prevenirlo.
Mi riferisco ai suicidi di uomini disperati, disperatissimi al punto che arrivano ad uccidere la propria amata compagna. Alle volte tale è la disperazione da spingerli a uccidere anche gli adorati figlioletti.
Ecco l’ultima, ennesima notizia: “Un meccanico di 47 anni, residente a Reggiolo, questa mattina intorno alle dieci ha prima ucciso la moglie, che aveva appena accompagnato la figlia di 5 anni all’asilo, poi si è tolto la vita”. Che pena!
Renato Pierri
(Lucidamente, 8 settembre 2011)