È partita la raccolta di firme per le dodici proposte abrogative dei radicali italiani, riguardanti la vita e le libertà di tutti i cittadini
I radicali italiani hanno promosso dodici referendum abrogativi per una nuova politica su immigrazione e droghe, contro l’abuso del carcere preventivo, per riformare la magistratura (con l’introduzione della responsabilità civile dei giudici, la separazione delle carriere e il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo), per abolire una volta per tutte il finanziamento pubblico dei partiti e rivedere il sistema dell’“otto per mille”, per introdurre il divorzio breve e per cancellare l’ergastolo. Dodici temi riguardanti i diritti, la vita, le libertà di tutti i cittadini italiani, che il Parlamento non metterà mai all’ordine del giorno perché sgraditi ai potenti, e che invece i radicali non mettono mai da parte.
Il primo pacchetto di sei referendum è stato depositato lo scorso 10 aprile ed ha incontrato un primo sostegno di forze politiche e sociali riunite nel Comitato Cambiamo Noi. Un secondo pacchetto di altri sei quesiti è stato depositato il 28 maggio dal Comitato Giustizia Giusta, presieduto da Marco Pannella, e ha raccolto subito l’adesione di personalità politiche e giuristi. L’obiettivo è raccogliere 500 mila firme entro settembre, affinché nella primavera del 2014 gli italiani possano essere chiamati a votare per dodici riforme possibili: restituire la parola ai cittadini e attivare la democrazia attraverso il referendum è il sistema più efficace per sbloccare la paralisi del sistema politico e determinare un vero cambiamento.
I comitati chiedono l’aiuto di tutti i cittadini per superare gli ostacoli che lo Stato italiano frappone all’esercizio effettivo dell’articolo 75 della Costituzione, che prevede il referendum abrogativo come strumento di democrazia diretta attraverso il quale il cittadino si fa legislatore. Secondo i radicali, riuscire è possibile e attivarsi è più semplice di quello che sembra: si può donare un contributo economico, dare la disponibilità per raccogliere le firme come volontario o come autenticatore – nei casi previsti dalla legge – oppure semplicemente diffondere la notizia on line e off line tra amici, parenti e conoscenti. Riportiamo di seguito l’elenco dei dodici referendum, il cui contenuto è possibile approfondire sui siti www.cambiamonoi.it e www.referendumgiustiziagiusta.it:
- Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (un quesito, per abolire il finanziamento pubblico dei partiti e la truffa dei rimborsi elettorali).
- Otto per mille (un quesito, per lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta).
- Custodia cautelare (un quesito, per limitare il carcere preventivo, cioè prima della sentenza di condanna, ai soli reati gravi).
- Divorzio breve (un quesito, per eliminare l’inutile obbligo di tre anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio).
- Droghe: niente carcere per fatti di lieve entità (un quesito, per eliminare quelle norme che riempiono inutilmente le carceri e paralizzano la giustizia).
- Ergastolo (un quesito, per abolire il carcere a vita ed ottenere una pena detentiva che abbia la finalità di rieducare il condannato).
- Lavoro e immigrazione (due quesiti, per abrogare quelle norme discriminatorie che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare degli stranieri).
- Magistrati fuori ruolo (un quesito, per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario).
- Responsabilità civile dei magistrati (due quesiti, affinché i cittadini possano ottenere dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni a seguito di irregolarità e ingiustizie da loro subite).
- Separazione delle carriere dei magistrati (un quesito, per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del Pubblico ministero che accusa).
Per ulteriori informazioni cliccare su: www.radicali.it. I bolognesi potranno firmare i 12 referendum radicali anche durante la Festa provinciale socialista (Bologna, 26 luglio-18 agosto 2013), che si sta svolgendo in zona Borgo Panigale.
Le immagini: loghi dei 12 referendum.
(n.m.)
(LucidaMente, anno VIII, n. 91, luglio 2013)