Molte sono le perplessità sorte intorno alle tabelle esposte dal 23 settembre 2008 in tutti i locali pubblici dove si vendono alcolici. Sono in tanti ad attendere il week-end per trascorrere delle serate in compagnia di amici e, tra una risata e l’altra, non di rado capita che si assumano alcolici. Eppure, da quando è necessario non superare il tasso alcolico limite di 0,50 g/l indicato dal Codice della strada, in molti si domandano: «Possiamo bere due bicchieri di vino o uno? E quanti di birra?». La domanda sorge spontanea specie per chi, dopo l’allegra serata, deve guidare, perché per un bicchierino di troppo si corre il rischio di multe salate e, a volte, del ritiro della patente. Le tabelle esposte, d’altronde, sono di difficile lettura, per cui la loro comprensione è diventata un autentico tormentone.
Le tabelle non sono facilmente comprensibili – Le tabelle effettivamente non sono facilmente comprensibili per i non addetti. È pur vero che il limite massimo consentito di tasso alcolico rilevabile nel soggetto che guida è lo 0,50 g/l, ma è anche vero che il raggiungimento di questo valore dipende dal sesso considerato, dal peso, dall’essere a stomaco pieno o vuoto, dalla gradazione alcolica calcolata e diminuisce col passare delle ore. L’alcool assorbito dai tessuti entra nel sangue e da questo viene trasportato direttamente al cervello in quantitativi e tempi che sono influenzati dalla costituzione fisica, correlata all’età e alla struttura corporea. A parità di peso una persona con molto grasso ha meno acqua di una persona muscolosa e, quindi, con la stessa dose di alcool raggiungerà un tasso alcolico superiore. Le donne per tale motivo sono ritenute più sensibili alle bevande alcoliche degli uomini, avendo, normalmente, un maggior quantitativo di tessuti adiposi. Molti medicinali possono rendere più rapido l’assorbimento dell’alcool o aumentarne gli effetti; chi assume tranquillanti o psicofarmaci, pertanto, non deve bere alcolici.
Come leggere le tabelle – Supponiamo che un uomo di 70 kg, a stomaco pieno, a pranzo o a cena beva una lattina (che corrisponde a 330 centimetri cubici) di birra normale, che ha 5° di gradazione alcolica e infine beva anche due bicchierini di superalcolico a 35°. In questa circostanza la tabella va letta in tal modo: nella sezione “uomini a stomaco pieno” dobbiamo trovare il giusto peso e nel riquadro “birra normale” bisogna leggere l’unità alcolica indicata: 0,16. Nella casella “liquori” troviamo invece: 0,14. Dovremo sommare, quindi, 0,16 + 0,14 + 0,14 e otterremo 0,44, valore di poco inferiore al limite 0,50 g/l. In tal caso una lattina di birra e due bicchierini di superalcolico non creeranno problemi alla guida. Bisogna considerare che una lattina corrisponde a 330 ml; un bicchiere di vino a 125 cc, un bicchierino di vino liquoroso a 80 cc, un bicchierino di liquore digestivo a 40 cc, un bicchiere di champagne-spumante o un bicchiere di ready to drink a 150 cc.
Le donne tollerano meno alcool degli uomini – Se una donna pesa 45 Kg e assume a stomaco vuoto una birra leggera e un aperitivo alcolico, supera già lo 0,50 g/l. Nella tabella “donne a stomaco vuoto” l’alcolemia attesa infatti sarà: 0,39 + 0,49 = 0,88 grammi/litro; anche per una donna che pesa 60 Kg e assume a stomaco pieno due superalcolici (60°), l’alcolemia attesa sarà superiore a quella ammessa come limite per la guida: 0,35 + 0,35 = 0,70. Per un uomo che pesa 75 Kg e assume a stomaco vuoto 2 birre speciali (8° di gradazione alcolica) l’alcolemia attesa sarà: 0,41 + 0,41 = 0,82 grammi/litro; se un uomo di 55 Kg ha assunto a stomaco vuoto una birra doppio malto e un superalcolico di media gradazione (45°), l’alcolemia attesa sarà: 0,71 + 0,36 = 1,07 grammi/litro. Sono tutti valori al di sopra del limite consentito.
Le nuove tabelle non sono precise – Le nuove tabelle si riferiscono a una assunzione entro i 60-100 minuti precedenti e – secondo quanto ha spiegato Emanuele Scafato, responsabile del centro dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la promozione della salute e la ricerca sull’alcool e dell’Osservatorio nazionale alcool dell’Istituto Superiore di Sanità – «non sono uno strumento di precisione: sono infatti molte le variabili che contribuiscono a determinare la concentrazione di alcool nel sangue». Tuttavia, esse sono utili per far comprendere i vari fattori che possono determinare l’eccesso di alcool nel sangue e suggerirne un uso equilibrato.
L’immagine: bottiglia di vino (foto di Giuseppe Licandro).
Dora Anna Rocca
(LucidaMente, anno IV, n. 39, marzo 2009)