Una serie di informazioni per poter scegliere lo strumento più adatto alle nostre esigenze
In riferimento a stampe o a disegni tecnici, vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare di plotter. Allora, forse è bene chiarire con esattezza cosa siano questi dispositivi: si tratta di specifiche stampanti, appositamente utilizzate per produrre disegni o grafici di ottima qualità, più precisi delle usuali macchine che utilizziamo nei nostri uffici e indubbiamente più costose.
Il nome deriva dal verbo inglese to plot, che significa“tracciare” (un diagramma, oppure una lunga linea rettilinea, o molto altro ancora). In realtà, per stampe a livello industriale, il plotter non è l’unico dispositivo utilizzato, poiché esiste anche un’altra macchina a uso commerciale, vale a dire la stampante di grande formato. La distinzione tra i due può essere molto sottile: col secondo termine s’intende un dispositivo in grado di stampare documenti di dimensioni più grandi rispetto ai fogli di carta standard, come poster o anche documenti-cartellone di grandi dimensioni. In sostanza, una stampante viene definita “di grande formato” quando la sua larghezza di stampa è compresa tra i 17 ed i 100 pollici, mentre quelle oltre i 100 pollici sono chiamate anche di “Super formato” o “Super-Wide”.
La tecnologia di stampa più diffusa è sicuramente quella a getto d’inchiostro. In genere queste macchine utilizzano un rotolo di carta come supporto di stampa piuttosto che i singoli fogli da risma come siamo abituati a vedere, e di regola hanno incorporato un sistema di asciugatura per essiccare più velocemente l’inchiostro. I plotter sono stampanti speciali che utilizzano un set di penne per disegnare documenti di grandi dimensioni, altrettanto in uso nell’ambito della grafica e della pubblicità. Dopo aver ricevuto i dati dal pc proprio sotto forma di linguaggi specifici per plotter (in formato Hpgl), consentono di provvedere direttamente alla stampa a colori e addirittura al taglio.
Sono utilizzati più comunemente in Computer Aided Drafting (Cad) e applicazioni simili. Ultimamente i plotter a penna-driven sono stati sostituiti da stampanti di grande formato. Sebbene si tratti di macchine progettate appositamente per l’uso in Cad, a volte sono ancora chiamati “plotter”. Inizialmente i plotter servivano, appunto, per stampe di disegni tecnici, mentre ora vengono utilizzati anche e soprattutto per la grafica pubblicitaria e per la stampa di materiale promozionale, grazie alle moderne tecnologie che consentono sia di stampare a colori che, addirittura, ritagliare (plotter da taglio). Nell’acquisto di queste stampanti di grande formato, a parità di costo e di caratteristiche, si consiglia di scegliere, nel rispetto della produttività, la più veloce, che consentirà di stampare in minor tempo il maggior numero di metri quadri possibili.
Attualmente sul mercato esistono quattro fasce di stampanti di grande formato: la bassa, la media, poi la medio-alta e infine l’altamente produttiva. La scelta dell’una o dell’altra tipologia si baserà ovviamente su una serie di fattori, dall’uso più o meno frequente alla resa quotidiana necessaria garantita, ecc. I plotter permettono la stampa su rotoli di carta che alla fine della stampa verranno poi tagliati automaticamente, ma anche su fogli singoli, a differenza di quelle di grande formato. Vengono anche utilizzati per incidere immagini e scritte su vinile adesivo colorato, ma pure per ritagliare materiali che verranno poi trasferiti su stoffa e tessuti. È possibile lavorare con i plotter anche su plastica, alluminio, resina e ottone (plotter da modellazione).
sara spimpolo
(LucidaMente, anno XII, n. 139, luglio 2017)