Cessioni del quinto, decremento dei tassi di interesse, mutui per l’acquisto di prime case… tutto fa da volàno alla nostra economia
Sono di nuovo in crescita i finanziamenti a famiglie e imprese: nel mese di febbraio il dato riferito al totale di prestiti erogati dalle banche operanti in Italia ha toccato la cifra di 1.777,2 miliardi di euro. In generale, finanziamenti rivolti a famiglie e imprese sono aumentati su base annua di quasi il 2%.
Una dinamica positiva che si era già riscontrata negli ultimi mesi e che è stata confermata ancora una volta dai dati rilasciati dalla Banca d’Italia. E si tratta di un aspetto di fondamentale importanza perché, da sempre, l’andamento dei prestiti e dei finanziamenti è un po’ il termometro dello stato di salute del paese dal punto di vista finanziario. Su questa dinamica positiva ha poi influito la crescita del mercato dei mutui, frutto di un contemporaneo decremento dei tassi di interesse. Le banche hanno dunque iniziato ad aprire nuovamente i rubinetti del credito a famiglie ed imprese. Uno dei punti nevralgici dell’economia in questi lunghi anni di crisi è stato proprio questo: la difficoltà di reperire finanziamenti da parte delle famiglie e delle imprese piccole e medie. Ma a influire è anche la vasta gamma di offerte di finanziamenti di ogni genere che risultano essere convenienti per determinate categorie di professionisti.
Ad esempio, come si può leggere sul sito Finanzamia, sono molto richiesti i prestiti Inpdap per dipendenti statali e nello specifico per insegnanti. Finanziamenti particolari che contemplano anche altre forme, quali la cessione del quinto, che da qualche anno sta attirando le attenzioni di molti utenti consumatori. Può essere interessante incrociare quanto fin qui detto con altri dati forniti dal Corriere della Sera/Corriereconomia, secondo cui cresce il ricorso degli italiani ai prestiti personali; ma contemporaneamente salgono anche i tassi per gli importi più elevati. Si parla di cifre oltre i 15 mila euro da restituire in sei anni.
Secondo l’analisi del quotidiano, questa specifica categoria di prestiti è quella per la quale si è assistito al maggior rialzo. Ai minimi storici sono invece i tassi di interesse medi per mutui per acquisto di abitazioni; e anche qui è superfluo sottolineare l’importanza del dato, visto che anche dalla ripartenza del settore del mattone, tradizionalmente un volàno per l’economia italiana, dipende la rimessa in moto del paese dal punto di vista finanziario. In sostanza, quando si parla di prestiti e finanziamenti, ogni movimento utile a segnalare un rialzo deve essere accolto con entusiasmo in quanto il comparto è, da sempre, la cartina tornasole dello stato di salute del nostro paese.
ludovica merletti
(LucidaMente, anno XIII, n. 148, aprile 2018)