Il Comitato per il prepensionamento per i familiari di disabili gravi e gravissimi, ritenendo insufficiente l’emendamento al “Milleproroghe” in materia, approvato dal Senato della Repubblica, invia una lettera al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero e alla parlamentare Mariangela Bastico, invitandole a trascorrere una giornata con una famiglia nella quale è presente un disabile grave
Il Comitato per il prepensionamento per i familiari di disabili gravi e gravissimi ritiene che la recente approvazione (15 febbraio) da parte del Senato dell’emendamento al “Milleproroghe” riguardante i genitori di disabili gravi abbia «il sapore della beffa». L’emendamento consente ai lavoratori del settore pubblico e privato, che assistono figli gravemente disabili e che fruiscono del congedo biennale retribuito, di andare in pensione con i requisiti antecedenti alla riforma Fornero, se essi vengono maturati nel periodo del congedo. Insoddisfatto, però, il comitato, che ritiene, per bocca del proprio presidente nazionale Simona Bellini, che l’emendamento dia «risposte solamente a chi era in congedo straordinario in base alla legge 328/2000 in quel preciso giorno» e ai soli genitori (per conoscere tutte le critiche al provvedimento, leggi Sara De Carli, Sì al prepensionamento per i genitori di disabili gravi, in Vita.it).
Di seguito la lettera inviata dal Comitato al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero e alla senatrice Mariangela Bastico (Partito democratico), autrice dell’emendamento.
Le nostre famiglie si battono da anni per ottenere il riconoscimento dell’opportunità di prepensionamento dei lavoratori e delle lavoratrici che svolgono il lavoro di cura nei confronti di familiari disabili gravi e gravissimi.
Ma la politica e le istituzioni fanno orecchie da mercante e, anzi, emettono norme che hanno il sapore della beffa: questo dopo 17 anni di attesa e di false promesse! In tutta Italia abbiamo raccolto oltre 200.000 firme che attestano l’adesione di tanti e tante. Molte le Regioni, le Province, i Comuni, che hanno approvato ordini del giorno per sollecitare il Parlamento e il Governo a dare risposte e sostenere il doppio lavoro che tanti uomini e tante donne svolgono quando nella loro famiglie è presente un disabile grave o gravissimo.
Numerose le proposte di legge presentate centinaia di parlamentari, una delle quali quasi due anni fa è passata all’unanimità alla Camera dei Deputati per bloccarsi in Senato per mancanza di copertura. Nel complimentarci con amara ironia per l’emendamento 6.63 appena approvato e finanziato nel Decreto “Milleproroghe” con 10 milioni di euro in due anni, un nuovo spreco di risorse che non risponde affatto alle esigenze delle nostre famiglie, abbiamo deciso di aprire le nostre case e di invitarvi a trascorrere un fine settimana da noi.
Siamo dappertutto; qualcuno di noi potrebbe essere il vicino di casa. Le nostre famiglie vi ospiteranno per farvi capire cosa significa la nostra condizione di care-giver, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, escluso solamente l’orario del nostro impegno professionale dal quale è necessario che ci solleviate, riconoscendo, come accade nel resto d’Europa, l’impegno del quale ogni giorno solleviamo la collettività. Vi aspettiamo!
Vedi anche: Bologna: Flash mob disabilità.
Daniela Mignogna
(LM MAGAZINE n. 22, 14 febbraio 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 74, febbraio 2012)
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