Se vuoi la pace, cosa fai? Manifesti o dividi i due litiganti? Israele, Palestina, Ucraina, Russia: se due bambini litigano, cosa fareste?
Pur essendo dotata di una propria forza militare di pace (i cosiddetti “caschi blu”), l’Organizzazione delle nazioni unite si sta mostrando, quanto a inefficacia, per non dire inutilità, uguale o peggiore della defunta, inutile, Società delle nazioni (1919-1946).
L’Onu appare, infatti, sempre più impotente, immobilista, persino vile, succube delle grandi Potenze e degli interessi dei “forti”. Il suo compito primario sarebbe quello di bloccare sul nascere ogni conflitto militare, interponendosi tra le forze in campo e favorendo il dialogo e la soluzione pacifica delle questioni.
Perciò pubblichiamo con piacere le inoppugnabili riflessioni fatteci pervenire da un nostro lettore.
Vi siete mai chiesti perché quando c’è una guerra, una partita di calcio, una coppia che si vuol separare, la spartizione di un’eredità, un territorio conteso tra due o più religioni, il comportamento delle persone è quello di schierarsi con una parte o con l’altra?
L’inutilità delle manifestazioni di piazza
Se a litigare fossero due bambini, gli adulti cosa farebbero? Cercherebbero di dividerli. Ma come? Facendo manifestazioni per la pace? Dando armi ai due litiganti? Aspettando che uno dei due crolli a terra e non si rialzi più? Interverrebbero tutti per dividerli subito. Perché nessuno si deve fare del male.
Se due auto si scontrassero, cosa accadrebbe? Arriverebbero i soccorsi e chi si trova li vicino si darebbe da fare per prestare soccorso.
Ma tutto questo accade nel mondo degli adulti. E, invece? Di fronte a una guerra (che sia tra Ucraina e Russia o tra Israele e Palestina o tutte le altre) gli “adulti” del resto del mondo si schierano con uno dei contendenti. Danno ragione a uno o all’altro fino a quando uno dei due contendenti crolla.
L’infantilismo dei guerrafondai
C’è qualcosa che non quadra. La mente di coloro che osservano il conflitto è a un livello bambinesco e così reagiscono schierandosi. Se la loro mente fosse adulta, si impegnerebbero a far smettere i contendenti.
In conclusione, oltre al dramma di una guerra, siamo di fronte ad adulti con la mente da bambini che confondono la realtà con un gioco, con una gara. E, così, un conflitto tra due persone immature diventa una guerra mondiale tra adulti diventati improvvisamente “infantili”.
Le immagini: a uso gratuito da Pexels (autori: Berke Araklı e Disha Sheta).
Paolo Mario Buttiglieri
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 215, novembre 2023)