Intervista a Pietro Bonaccorsi e Stefano Onofri, chef di “Kitchendate”, un’associazione enogastronomica che propone un modo divertente di cucinare
Appena si arriva al ristorante si viene accolti dall’allegro sorriso di Pietro e Stefano, i creatori di Kitchendate, un’associazione enogastronomica che propone un nuovo modo, divertente, di cucinare. Nella società attuale siamo sempre più presi da mille impegni che ci fanno girare come trottole, ma che, nel contempo, non ci permettono di stabilire nuove relazioni personali. Ecco uno dei perché l’appuntamento mensile di Kitchendate sta sempre più accogliendo nuovi adepti. Imparare i segreti degli chef mentre, tra un assaggio e l’altro, si fa amicizia con qualcuno, è il segreto del progetto di questi due giovani bolognesi.
L’ultimo appuntamento prima della meritata pausa estiva si potrà godere domenica 10 giugno presso l’Antica Locanda il Sole (via Lame 65, Trebbo di Reno-Castel Maggiore), arrivando puntuali alle 18,30 (non prima, però, d’aver prenotato). In scena l’antico rito conviviale del pranzo “all’italiana”, che sarà preceduto dagli sfrigolii di olio nelle padelle e ticchettii dell’acciaio sui taglieri di legno, inframmezzati dal chiacchiericcio degli “chef per un giorno”. Se si è annoiati dai classici eventi cittadini, se si vuole trovare un ristorante con piatti particolari, ma non cari, se si vuole imparare a cucinare come degli chef professionisti, se si vogliono conoscere nuove persone, allora Kitchendate è quello che si cerca!
I partecipanti vengono divisi in squadre, ognuna delle quali si occupa dell’esecuzione di un piatto originale con ingredienti genuini, seguendolo in tutte le sue tappe: dalla preparazione al suo impiattamento, passando dal servizio ai commensali delle altre squadre per finire con il lavaggio, tutti assieme, di piatti e stoviglie. Un menù completo, fantasioso e all’altezza della migliore nouvelle cousine, aspetta chi partecipa a questa nuova divertente iniziativa. Per saperne di più, abbiamo rivolto alcune domande agli organizzatori del corso, Pietro Bonaccorsi e Stefano Onofri.
Pietro: «Per lavoro sono andato a un team cooking (workshop dedicati all’arte della cucina e del buon ricevere applicati alle regole del management, ndr) e ho pensato che sarebbe stato molto bello farlo anche per i privati e non solo per le aziende. Ho chiamato Stefano, gli ho parlato dell’idea e in quattro mesi siamo riusciti a mettere in piedi tutto».
Durante l’inverno, gli appuntamenti sono presso la scuola di cucina bolognese “Il Salotto di Penelope”. Avete iniziato subito lì oppure no?
Stefano: «No, a dire il vero è stato il secondo luogo che abbiamo trovato. Siamo stati molto fortunati a poter utilizzare questo spazio. Il primo appuntamento l’avevamo organizzato a ottobre in un agriturismo a Crespellano, ma il secondo che avevamo pianificato è saltato il giorno prima, danneggiandoci enormemente. Abbiamo dovuto aspettare aprile per poter tenere il secondo evento».
Come fate la pubblicità ai vostri eventi?
Pietro: «I primi eventi li abbiamo pubblicizzati tramite conoscenze, poi grazie al sito (www.kitchendate.it, ndr), a Facebook e a eventi con l’associazione Slow Food. Abbiamo anche fatto team cooking con un’azienda di tetrapak, uno show cooking per un gruppo di sale bingo, dei cooking party e abbiamo anche fatto un cooking date come festa di compleanno per una ragazza intervenuta a una serata e che ne era rimasta entusiasta».
Pensate di aumentare la cadenza degli eventi, dato che i partecipanti sono sempre di più?
Stefano: «Per ora no, poi vedremo. Attualmente tentiamo di fare gruppi di venticinque persone, le richieste di partecipazione sono di più, ma non tanto, anche perché capita sempre che qualcuno degli habitué non riesca a venire».
In televisione vi sono diversi programmi che insegnano a cucinare. “You tube” è sempre più usato dagli italiani. Pensate di fare delle lezioni video?
Pietro: «L’idea c’è, ma per ora non pensiamo di farle… almeno per ora ».
Avete altre idee che pensate di portare avanti in un prossimo futuro?
Stefano: «Pensiamo di fare degli show cooking dove la gente viene per vedere noi, per capire cosa sta dietro a un piatto, sdoganando posti inusuali dove non andresti mai a vedere qualcuno che cucina. Vogliamo, però, fare delle ricette che chiunque possa riprodurre a casa propria. Abbiamo avuto dei contatti con alcuni esercenti che vorrebbero farsi pubblicità proponendo qualche cosa di insolito. Vedrete cosa accadrà in un prossimo futuro».
A Bologna vi è un locale che organizza gli “speed date”… voi pensate di organizzare degli “speed dinner”?
Pietro: «L’idea iniziale delle nostre serate era proprio quella di organizzare degli speed dinner (serata per single organizzata per far incontrare uomini e donne durante una cena, ndr) un po’ diversi dal solito. Perché non utilizzare delle lezioni di cucina per “rompere il ghiaccio” e incontrare nuove persone? A differenza degli speed date, però, i nostri incontri sono più un mezzo di aggregazione soprattutto amicale, ma poi… non si sa mai!».
Avete mai organizzato dei “cooking date” etnici?
Stefano: «Abbiamo fatto qualche cosa, ma non tutta la cena, solo qualche piatto. Pensiamo di organizzare serate per chi ha necessità particolari, come i celiachi o i vegani. Siamo in continua evoluzione, perché ci vengono fatte mille richieste».
Immaginate di avere una telecamera davanti e che in poco tempo dobbiate pubblicizzare la vostra proposta. Cosa direste?
Insieme: «Domenica 10 giugno alle 18,30 non perdetevi il Kitchendate al Barbecue presso il ristorante Antica Locanda al Sole a Trebbo di Reno (Castel Maggiore)! In collaborazione con Slow Food Bologna gusterete i piatti preparati da voi, divertendovi! Se siete stufi dei soliti ristoranti e volete conoscere gente nuova, allora questa è la serata che fa per voi! Prenotate tramite il nostro sito www.kitchendate.it oppure sulla nostra pagina facebook, dove troverete anche tutte le nostre ricette! ».
Per maggiori informazioni: info@kitchendate.it; www.facebook.com/kitchendate; http://www.kitchendate.it/.
L’immagine: Pietro Bonaccorsi e Stefano Onofri, ideatori di Kitchendate, il loro logo e una sala dell’Antica Locanda il Sole.
Silvia Patini
(LucidaMente, anno VII, n. 78, giugno 2012)