Boom nell’uso dei pagamenti elettronici, soprattutto nella modalità contactless, ha prevalso l’acquisto di beni alimentari e farmaceutici
Il lockdown ha cambiato le nostre vite in pochissimo tempo e, forse, siamo già stufi di sentircelo dire. Eppure, è molto interessante approfondire come la pandemia abbia modificato le abitudini di vita in termini sociali ed economici. Tra questi cambiamenti c’è stato quello dei pagamenti, un fenomeno che oggi vogliamo analizzare grazie all’indagine condotta da MasterCard.
Per le carte bancomat con prelievi gratuiti e contactless è stato un momento di grande fortuna per cui si è assistito a un aumento netto dei pagamenti elettronici rispetto a quelli in contanti. Vediamo nello specifico i risultati di questa indagine. Stando all’indagine di MasterCard, sembra che il 70% delle transazioni durante la fase di lockdown sia avvenuta in modalità contactless. Inoltre, quasi l’80% dei correntisti dotati di carte di pagamento di ultima generazione ha trascinato con sé un ulteriore 15% di persone che le hanno utilizzate per la prima volta proprio a causa della pandemia.
Il successo del pagamento contactless
Quindi risulta che la stragrande maggioranza delle transazioni sia avvenuta in modalità contactless. Questa forma di pagamento consiste nell’appoggiare la carta al lettore per pagamenti inferiori ai 25 euro e senza l’inserimento del PIN. Il dato ha mostrato la volontà da parte degli utenti di toccare il meno possibile superfici a rischio come i tasti del lettore, ma anche che le persone hanno speso importi minori e che hanno prestato maggiore attenzione al risparmio. Dalle indagini di MasterCard, quindi, è emerso che quasi il 45% dei clienti abbia ridotto quasi completamente l’utilizzo del denaro contante durante la pandemia. Inoltre il 10% dei clienti ha dichiarato di averlo totalmente abbandonato. Il dato più interessante di questa ricerca riguarda assolutamente quello del pagamento contactless, che ha fatto breccia nelle intenzioni degli italiani, anche di quelli che non lo avevano mai utilizzato e che ne hanno fatto uso proprio in occasione della pandemia. Non a caso dalla sua comparsa sul mercato risulta il metodo di pagamento preferito per la sua immediatezza e semplicità.
Cambiano le esigenze di consumo
Ancora pochi sono quelli che utilizzano la tecnologia NFC per i pagamenti tramite smartphone o dispositivi abilitati. Si tratta di una tecnologia che consente di pagare con carta elettronica custodita sul cellulare e che corrisponde al 25% degli utilizzatori di carte di pagamento in Italia. Il Country Manager di MasterCard ha quindi dichiarato di voler prendere parte al cambiamento delle abitudini delle persone partendo proprio da questi momenti imprevedibili e veloci che interferiscono sulla sensazione di sicurezza delle persone. Non è un caso se il 75% degli intervistati ha dichiarato di fare uso del pagamento contactless per questioni di igiene, considerando anche il fatto che comporta un limite massimo di spesa. Tra i pagamenti più frequenti si sono riscontrati l’acquisto di beni alimentari e quelli di prodotti da farmacia, ma questo può essere dovuto al fatto che, del resto, per i mesi di marzo a aprile erano gli unici beni acquistabili a causa del lockdown. Sicuramente è un punto di partenza interessante da analizzare e che apre nuovi scenari sui contratti offerti dalle banche, che dovranno dimostrare di saper stare al passo delle esigenze delle persone.
Arianna Mazzanti
(LucidaMente, anno XV, n. 174, giugno 2020)