A partire da ciò che resta. Forme memoriali dal 1945 alle macerie del muro di Berlino (Diabasis, pp. 256, € 18,00), di Elena Pirazzoli – Le catastrofi del Novecento – sterminio, genocidio, totalitarismo, bomba atomica – hanno determinato esigenze di ricordo e rappresentazione, spesso confluite in progetti per monumenti della/alla memoria. Ma la complessità degli eventi, unita ai mutamenti della percezione del ricordo, hanno reso la forma monumentale al tempo stesso inadeguata, eccessiva e insufficiente: sproporzionata. Il saggio attraversa tali trasformazioni, generate in particolare dalle modalità con cui si è cercato di rendere memoria della Shoah e della seconda guerra mondiale, fino ad arrivare a eventi più recenti, come la caduta del Muro di Berlino. (v.v.)
Afrodite. Storia e psicologia di un mito (Magi, pp. 300, € 22,00), di Paolo Tranchina e Maria Pia Teodori – La ricostruzione della figura mitologica della dea dell’Amore dalle origini più remote alla Mesopotamia, al periodo greco, fino alla sua dissoluzione alla fine del periodo romano. Un libro anche sul valore terapeutico della bellezza e dell’armonia dell’arte. (r.t.)
Baricella 1943-1945. Un piccolo paese nella grande tragedia (Minerva, pp. 208, € 15,00), di Paolo Bedeschi – A Baricella, piccolo paese della pianura bolognese, nel corso della seconda guerra mondiale si svolse una lotta durissima, all’interno della quale si aggiunse la spietata pratica delle epurazioni. Si tratta di un luogo emblematico di quella parte del nostro territorio nazionale dove la crudeltà e la violenza si svilupparono con dinamiche eccezionalmente intense. Un libro obiettivo, senza concessioni alla retorica, né facili schematismi buoni/cattivi. (f.f.)
Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero “meridionali” (Piemme, pp. 308, € 17,50), di Pino Aprile – L’autore parla della conquista del Sud da parte delle truppe sabaude e si sofferma a descrivere alcuni episodi cruenti, spesso sottaciuti, che provocarono molte vittime tra la popolazione locale. Un saggio che non vuole rinfocolare sterili polemiche, ma puntualizzare gli errori da cui fu segnato il processo unitario e porre in rilievo le ripercussioni negative che le province meridionali subirono a causa delle scelte compiute dalla classe dirigente dopo il 1861. (g.l.)
Fuori dalle barricate. Fotoracconto della rivolta di Reggio (Città del Sole Edizioni, pp. 128, € 12,00), di Fabio Cuzzola (insieme a Valentina Confido) – Scatti anche inediti dell’unica rivolta popolare d’Italia nel dopoguerra: otto mesi di guerriglia urbana senza precedenti, sei vittime ufficiali, centinaia di feriti e di arrestati, sedata infine con i carri armati. Immagini di una città in lotta, di scontri, barricate, incendi e attentati al tritolo per raccontare una frattura non sanata tra la città e le istituzioni. Una pagina di storia negata rivive nel fotoracconto, attraverso le immagini di quei giorni e le uniche foto a colori della rivolta, pubblicate su L’Europeo del febbraio 1971 da Agnese De Donato. A fare da corredo, un’accurata cronologia che scandisce mese per mese l’evoluzione della protesta, gli articoli giornalistici del tempo che commentano e descrivono l’insurrezione e l’ultima intervista rilasciata, pochi mesi prima di morire, dall’allora sindaco Battaglia, colui che con il suo “rapporto alla città” del 14 luglio fece scattare la reazione popolare e che cercò, nel suo instancabile lavoro di raccordo con le istituzioni centrali, di portare avanti le istanze della città. Completano il lavoro le sezioni dedicate alle scritte sui muri che in quei giorni lasciarono testimonianze dell’autentica rabbia popolare. Un libro facile e agile, dal costo contenuto, per ricordare soprattutto alle giovani generazioni cosa successe a Reggio in quei mesi roventi, in anni durante i quali la partecipazione politica era intensa, mentre oscure erano le trame che si andavano tessendo tra i poteri “forti” di un’Italia in cui si era già aperta la stagione delle stragi. (r.t.)
Piazza Fontana, noi sapevamo. Golpe e stragi di Stato. Le verità del generale Maletti (Aliberti editore, pp. 202, € 17,00), di Nicola Palma, Maria Elena Scandagliato e Andrea Sceresini – L’ennesima inchiesta sulla strage di Piazza di Fontana e le trame eversive degli anni Settanta che, attraverso le rivelazioni del vicecapo del Sid Gian Adelio Maletti, conferma la pista neofascista (scagionando gli anarchici) e il coinvolgimento dei servizi segreti italiani e della Cia nella “strategia della tensione”. (g.l.)
Gli Italiani e la Grande Guerra. Soldati, armi, mezzi, luoghi e battaglie dal 1915 al 1918 in una raccolta di immagini d’epoca. I. La Guerra sul Carso. Note storiche a cura di Raffaele Riccio (Atesa editrice, pp. 48, € 12,90) – Le foto originali del primo conflitto mondiale (soldati, rovine, paesaggi) commentate con illuminanti didascalie. (r.t.)
La Storia negata. Il revisionismo e il suo uso politico (Neri Pozza editore, pp. 384, € 20,00), a cura di Angelo Del Boca – Aldo Agosti, Lucia Ceci, Enzo Collotti, Giovanni De Luna, Angelo d’Orsi, Mimmo Franzinelli, Mario Isnenghi, Nicola Labanca, Giorgio Rochat e Nicola Tranfaglia denunciano le falsificazioni più grossolane messe in atto dal revisionismo storico in Italia, allo scopo di cancellare la memoria collettiva di eventi cruciali come il Risorgimento e la Resistenza e di rimuovere i crimini commessi dagli italiani durante le guerre. (g.l.)
Il voto alle donne. La lunga battaglia per il suffragio femminile tra Ottocento e Novecento (Introduzione di Luciano Canfora, Mond&editori, pp. 160, € 16,00), di Gaetanina Sicari Ruffo – La storia del cammino verso un diritto vitale. (e.b.)
Il processo contro l’intendente de Mattheis. Tra sovrani cospiratori e ministri (Introduzione di Alberto Scerbo, Rubbettino, pp. 166, € 13,00), di Mario Casaburi – La ricostruzione di un singolare caso giudiziario, avvenuto in Calabria nel 1830. (s.j.)
Il segreto di Piazza Fontana (Ponte alle Grazie, pp. 704, € 19,80), di Paolo Cucchiarelli – Una nuova ipotesi per spiegare l’attentato del 12 dicembre 1969: le bombe esplose dentro la Banca nazionale dell’agricoltura furono due e a mettere in atto la trama eversiva furono i neofascisti di Ordine nuovo, con l’involontaria collaborazione di alcuni anarchici e la copertura dei servizi segreti. (m.a.)
Profondo nero. Mattei, De Mauro, Pasolini. Un’unica scia all’origine delle stragi di Stato (Chiarelettere, pp. 308, € 14,60), di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza – Le inquietanti e cupe morti di Enrico Mattei, Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini fungono da “filo rosso” di un’accurata indagine giornalistica che prova a svelare il mistero della Loggia massonica P2 e le finalità delle stragi eversive. (g.l.)
La rivolta di Reggio. Storia di territori, violenza e populismo nel 1970 (Prefazione di Salvatore Lupo, Rubbettino Editore, pp. 368, € 15,60), di Luigi Ambrosi – I celebri moti sono ricostruiti e indagati con rigoroso metodo storico. Che tipo di rivolta fu quella di Reggio? Perché migliaia di reggini considerarono il capoluogo come occasione di riscatto da un disagio sociale di gran lunga preesistente? (r.t.)