Anche presso il Teatro Oratorio don Bosco sarà presentato il nuovo libro di Emanuela Susmel, che “umanizza” quello che i bolognesi chiamano semplicemente il “bus 37”, uno dei principali simboli di solidarietà dopo l’attentato del 2 agosto 1980
L’autobus della linea 37 parcheggiato in stazione a Bologna la mattina del 2 agosto 1980 rivela le proprie terribili emozioni provate in quel giorno e non soltanto: questo è Matricola 4030. Per non dimenticare (Self Publishing Amazon, pp. 73, € 5,00 la versione cartacea e € 1,00 la versione Kindle, acquistabili qui). Si tratta della quarta opera letteraria, dopo Un sogno chiamato Vittoria, L’Alba di un nuovo domani e Mistero a Pigalle, di Emanuela Susmel, scrittrice bolognese e storica redattrice di LucidaMente3000.
Un mezzo di trasporto divenuto il simbolo del giorno della strage
Quello che i bolognesi chiamano semplicemente il “bus 37” non è un autobus qualunque. Contrassegnato dalla matricola n. 4030 e guidato da Agide Melloni, trasportò le salme delle vittime dalla stazione all’obitorio fino all’alba del 3 agosto 1980; ininterrottamente, instancabilmente. Il rapporto simbiotico e intimissimo creatosi il 2 agosto 1980 tra l’automezzo e l’improvvisato autista è uno dei principali temi del libro: significativo il passaggio in cui Melloni saluta commosso il suo compagno di viaggio nel giorno in cui esso viene messo a definitivo riposo.
Divenuto uno dei simboli della strage alla stazione ferroviaria, i decenni non hanno scalfito la sua affezione da parte dei bolognesi. Il mezzo ha ricevuto nel tempo un corposo restyling grazie a un gruppo di meccanici volontari di Tper (già Atc) e dal 2018 precede il corteo in occasione della commemorazione annuale dell’attentato. E proprio questo aspetto ha costituito un vero e proprio volano per l’autrice, tanto da farle pensare di dargli voce, al pari di un cittadino bolognese che torna in mezzo alla propria gente.
Dal concorso letterario alla completa diffusione dell’opera
La prima versione del racconto – di fatto, un estratto del libro – è stata selezionata lo scorso anno per la pubblicazione sull’antologia Racconti liberi 2022 nell’ambito dell’omonimo concorso letterario di Historica Edizioni, a cura di Stefano Andrini, cui è seguito l’evento di presentazione a Villa Pallavicini (Bologna). Successivamente l’autrice ha contattato Melloni per fargli leggere il racconto. Tra una chiacchiera e l’altra è nata l’idea di trasformarlo in un libro vero e proprio, da rendere disponibile a chi desidera rievocare; a chi non vuole dimenticare, fra l’altro, che nell’attentato persero la vita 85 persone e ne furono ferite 200; a chi ha bisogno di conoscere un pezzo di storia del nostro Paese da un altro punto di vista.
La versione audiolibro e la presentazione ufficiale
Il viaggio del “bus 37” in mezzo alla propria gente prosegue anche per chi lo desidera letteralmente “sentir parlare”: Matricola 4030. Per non dimenticare è infatti presente su Spotify nella versione audiolibro con la partecipazione di un cameo esclusivo. Come spesso accade, pur trattandosi del medesimo racconto, la registrazione non sostituisce le versioni cartacea o Kindle; ne costituisce invece un’integrazione, che a tratti rende differentemente l’idea della spietatezza della strage. Un esempio ne è l’ascolto – secondo un ritmo consono alla tematica – degli 85 nomi delle vittime e della loro età, ragione per cui non sfugge la spaventosa media matematica di appena 34 anni.
Il libro verrà presentato, per la seconda volta a Bologna, venerdì 15 marzo 2024 alle ore 21,00 presso il Teatro Oratorio don Bosco (via Bartolomeo Maria Dal Monte 14). Parteciperanno Cinzia Venturoli, storica e docente presso l’Università degli Studi di Bologna, Paolo Lambertini, vicepresidente dell’Associazione tra i famigliari delle vittime della strage, e lo stesso Melloni. Le letture saranno a cura di Antonella Colombi.
L’importanza di imprimere su carta la memoria: la premessa e le pagine bianche
Il lungo lasso di tempo trascorso dall’atto terroristico compiuto alla stazione ferroviaria di Bologna non ha scalfito le emozioni dei bolognesi, fra cui l’autrice che, nella propria premessa al volume, ha desiderato imprimere nero su bianco i suoi ricordi personali di quel giorno. E che ha riservato qualche pagina bianca – in fondo al libro cartaceo – per dar modo ai lettori di annotare i loro pensieri al riguardo.
Desideriamo chiudere con una citazione significativa del bus 37, leggibile sulla quarta di copertina, che esprime appieno il senso del libro-memoria: «Ora so che, finché avrò fiato nei polmoni, vivrò almeno un giorno all’anno: il 2 agosto».
Le immagini: il bus 37 e la copertina del libro Matricola 4030. Per non dimenticare.
Maria Daniela Zavaroni
(LucidaMente 3000, anno XIX, n. 219, marzo 2023)