Polemiche ingiustificate sul video per promuovere il turismo in Calabria
Si è infervorata la polemica sullo spot, commissionato dalla Regione Calabria, per promuovere il turismo nel proprio territorio, soprattutto dopo il lungo articolo di Gian Antonio Stella apparso sul Corriere della Sera di mercoledì 8 giugno. Causa del contendere, la rappresentazione nel video delle due famosissime statue come una coppia di giovani in cerca di un luogo dove passare le vacanze.
Lasciando perdere il fatto che altre famose sculture sono state utilizzate per motivi ancora meno nobili (la pubblicità di medicinali vari con la Fontana del Nettuno di Bologna o la Statua della Libertà), non ci sembra offensivo o volgare l’uso dei Bronzi compiuto dai pubblicitari autori dello spot. In una regione nella quale la cultura è vista in modo spesso ingessato e retorico, perché non apprezzare un po’ di trasgressione, ironia, demitizzazione e ludicità? Nello spot si mostra come la regione offra mare e montagna e alla fine i due Bronzi se la filano di nascosto dal Museo di Reggio Calabria, finendo per essere anche simbolo di libertà. E, in ultima analisi, anche i nudi maschili – con una sottile connotazione “gay” –, in una regione abbastanza bigotta e in tempi di Europride, assumono un lodevole carattere spigliato e libertario…
Per vedere lo spot: http://www.youtube.com/watch?v=Y8fwf6RFWK8&feature=player_embedded
(Luigi Ambrosi, Luigi Grisolia e Rino Tripodi)
concordo è uno spot libero e divertente che andassero a criticare quelli che istigano alla violenza o al farti nessuno perchè non vai in crociera…