Un’iniziativa per realizzare un intervento culturale sui terreni demaniali del Porto cittadino
Alcuni giorni fa è stata presentata a Livorno l’iniziativa Livorno delle diversità, promossa per realizzare un intervento sui terreni demaniali del Porto che proietti nel futuro lo spirito della diversità individuale su cui è nata la città 500 anni fa.
Come precisa il documento programmatico costitutivo, si vuol attivare il risveglio «dal sonno del conformismo della propria comunità che nel tempo ha reso sterile il convivere. Il risveglio può derivare solo dal rifondare la convivenza basandola sul riconoscere e sul rispettare la diversità individuale di chi si trova a viverci in via stabile o temporanea». Per attivarlo, intanto simbolicamente, si punta a «costruire un luogo e un manufatto simbolici, che, su terreno demaniale in riva al mare, costituiscano un richiamo costante al senso profondo della diversità quale condizione di vita per l’accogliere e per l’intessere relazioni». Nella dichiarata consapevolezza che «riscoprire la diversità individuale, è connesso strettamente alla laicità istituzionale».
Questa iniziativa costituisce l’evolversi della situazione da quando, nel 2013, all’ingresso del Porto venne installata una statua della Madonna alta oltre otto metri, promossa dai piloti portuali e finanziata, con la benedizione della Curia, da un grosso operatore marittimo. Allora, un gruppo di cittadini domandò all’Autorità portuale di legare la concessione dello spazio demaniale all’impegno di concederne ancora quando richiesto per scopi analoghi.
Il legame non fu istituito ma il presidente dell’Autorità pubblicò su tutte le testate cittadine il suo impegno a concedere altre aree se richieste per finalità consimili. Così, invece di polemizzare con chi voleva far passare la statua della Madonna come simbolo di tutti i credi, quel gruppo di cittadini di varia esperienza culturale si è allargato nel tempo e ha dato vita al progetto Livorno delle diversità.Nelle prossime settimane Livorno delle diversità opererà su due piani. All’interno proseguirà il contatto con l’Ordine degli architetti per predisporre la scelta dell’ubicazione del terreno su cui chiedere entro febbraio la concessione all’Autorità portuale. Verso l’esterno si comincerà a diffondere l’idea dell’iniziativa e a raccogliere nuove adesioni. Un’iniziativa che intende sottolineare come, per aprire le porte al futuro, sia necessario«separare la gestione pubblica della convivenza civile dalle suggestioni rigide ispirate da un qualche credo (magari anche privilegiato)».
Si tratta dunque di un’iniziativa dai tipici caratteri della convivenza laica, aperta a tutti coloro che, credenti e non credenti, intendano imperniare la convivenza sulla diversità e non sul conformismo sociale che irreggimenta. Per aderire a Livorno delle diversità è sufficiente andare sul sito www.livornodellediversita.eu e cliccare su uno dei due “Aderisci ora!” che vi si trovano. Per comunicazioni: info@livornodellediversita.eu.
Le immagini: Madonna dei Popoli al Porto e il Monumento dei quattro mori di Livorno.
Raffaello Morelli
(LucidaMente, anno X, n. 109, gennaio 2015)