Mestieri, luoghi, costumi, manifestazioni, calcio: una serie di immagini, quasi tutte inedite, del nostro comune passato. Un album “LM” della memoria
Sembrano essere passati secoli, invece son trascorsi soltanto 70-80 anni. E anche meno. Dalle “vecchie” foto che pubblichiamo, nell’ambito dell’LM MAGAZINE dedicato alla memoria, riemerge un’Italia diversa. Migliore o peggiore rispetto a quella odierna? Chi può dirlo?
Tutto appare lontanissimo, sfumato, irreale, appartenente a un altro mondo. Dai personaggi in posa (vedi foto 1, 2, 4 e 5) ai mestieri (vedi 3 e 8); dai luoghi d’incontro (9 e 11) agli eventi sportivi (15 e 16). Persino i colori delle cartoline di località turistiche sono diversi (10, 12 e 13). E le immagini di idealistiche manifestazioni (17-20), documenti di un’epoca nel quale la politica era pura e dura lotta per cambiare e l’impegno civile un obbligo morale, oggi fanno un po’ sorridere. Pure il calcio era ben altro.
Quant’era distante dagli isterismi e dalle urla odierne il garbato Paolo Valenti (16) di 90° minuto! E quando avverrà, nel football-business di oggi e dai top player mercenari, che a vincere il campionato sia una squadra “piccola” come, nel 1969, il Cagliari di Gigi Riva (15)? Un solo dato per capire in quale tunnel masturbatorio si sia infilato il calcio italiano (e non solo). Dal 1961 al 1991 il campionato fu vinto sette volte da squadre non appartenenti all’attuale “elite” Juventus-Inter-Milan-romane: Bologna 1964, Fiorentina 1969, Torino 1976, Verona 1985, Napoli 1987 e 1990, Sampdoria 1991. Dal 1992 a oggi – son passati altri vent’anni – ciò non si è più verificato. Neanche una volta.
Si è cercato di collocare le foto in ordine cronologico; per vederle nel loro formato originario, cliccarci sopra.
1. Ritratto, s.l., s.d.
2. Foto di studio, Cittanova (Reggio Calabria), 1916 o 1917.
3. Falegnami al lavoro, impegnati nella ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terribile terremoto-maremoto del 1908, anni Venti.
4. Due muratori e un falegname-ebanista (il cantante), sempre facenti parte della forza-lavoro della ricostruenda Reggio Calabria, 1928 circa.
5. Emigranti calabresi negli Usa, Lancaster (Pennsylvania), 1925 circa.
6. Colonialista italiano?, s.l., s.d. (sul retro della foto, «Carissima mamma, riceveti i miei Baci e abracci [sic] del vostro Peppino»)
7. Giovani donne calabresi in abiti tradizionali, Staiti (Reggio Calabria), 1948 circa.
8. Artigiano del restauro del legno, Serra San Bruno (Catanzaro, oggi in provincia di Vibo Valentia), 20 agosto 1968.
9. Chiosco “Aranciata-chinotto Recoaro”, s.l., s.d.
10. Mandria e la Basilica di San Francesco, Assisi, inizio anni Sessanta (cartolina postale a colori).
11. Piazza del Comune, Assisi, inizio anni Sessanta (cartolina postale in bianco e nero).
12. Spiaggia di Cariati (Cosenza), inizio anni Sessanta (cartolina postale a colori).
13. Maratea, spiaggia di Fiumicello, anni Sessanta (cartolina postale a colori).
14. Orti del Quartiere Sbarre di Reggio Calabria, fine anni Settanta-Inizio anni Ottanta (in primo piano le mitiche tegole, denominate “ceramidi”, delle modeste case coloniche. Tutte abbattute per far spazio a palazzoni recintati. Oltre, verso il mare, agrumeti e piante varie. In fondo appunto il mare e, sulla destra, si può scorgere l’Etna).
15. Il mitico Luigi Riva, detto Gigi (Leggiuno, 7 novembre 1944), grande cannoniere calcistico e uomo generoso e coraggioso.
16. Paolo Valenti, giornalista preciso e garbato, conduttore di 90° minuto dal 1970 al 1990, anno della sua morte.
17. Manifestazione contro l’installazione dei missili nucleari a Comiso, Reggio Calabria, 1981 circa.
18. Idem.
19. Comparsa del simbolo antinucleare ed ecologista “Sole che ride”, Reggio Calabria, 1981 circa.
20. Manifesto elettorale di Democrazia proletaria in occasione delle elezioni comunali, Reggio Calabria, ottobre 1983.
(m.d.z.)
(LM MAGAZINE n. 28, 20 gennaio 2014, supplemento a LucidaMente, anno IX, n. 97, gennaio 2014)