Al via nel capoluogo emiliano la seconda edizione del Festival “Manu Scribere”. L’auditorium della Biblioteca Salaborsa ospiterà varie attività e gli interventi di personalità di grande rilievo scientifico, artistico e culturale, come la grafologa Iride Conficoni
Giunto alla sua seconda edizione, il Festival Manu Scribere si terrà da sabato 30 settembre a domenica 1° ottobre nell’auditorium della Biblioteca Salaborsa di Bologna (piazza Nettuno 2). L’evento intende promuovere, diffondere e difendere il valore della scrittura a mano come grande e insostituibile patrimonio dell’uomo, che trova in essa la sua vera espressione unica e inimitabile. Il Festival rientra infatti fra le attività della campagna per il riconoscimento Unesco della scrittura a mano come patrimonio immateriale dell’umanità.
Scrivere è un’attività straordinaria
Sono ormai molte le ricerche internazionali che evidenziano i benefici di una pratica antica svolta nell’era digitale, che per certi versi sfida e sminuisce il gesto dello scrivere a mano.
Come affermava il linguista Michael Halliday, la scrittura non è originata dall’idea di trascrivere un linguaggio, ma prende vita quando le immagini vengono rappresentare come lingua. La scrittura a mano e in corsivo rappresenta una risorsa straordinaria: non è solo un prodotto motorio ma un processo di apprendimento correlato alla corretta formazione di alcuni importanti circuiti neuronali. Le ricerche infatti dimostrano il legame neurologico fra scrittura manuale, apprendimento e costruzione della persona, sia per quanto riguarda la comprensione sia per quanto riguarda la memoria di quanto appreso.
La seconda edizione di Manu Scribere proporrà sia momenti di riflessione, attraverso incontri e convegni, sia di condivisione esperienziale, attraverso laboratori (per adulti e bambini) che si susseguiranno per tutta la durata dell’evento. Gli incontri si svolgeranno nel cuore della città di Bologna, in uno dei luoghi più rappresentativi come la Salaborsa, uno spazio di incontro e di crescita della comunità, e coinvolgeranno personaggi di grande rilievo scientifico, artistico e culturale.
Convegni e laboratori
Tre convegni, quattro laboratori, un evento musicale in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla caratterizzeranno il Festival. I convegni, aperti e partecipati, mirano a sollecitare interesse e maggiore consapevolezza, in particolar modo nei formatori e nei giovani, attorno alla scrittura a mano e a mettere in evidenza il suo fondamentale ruolo pedagogico e cognitivo nello sviluppo dell’individuo. I laboratori interattivi vogliono esplorare e sperimentare il mondo della grafologia e della calligrafia attraverso esperienze interattive di psicomotricità.
La professoressa reggiana Iride Conficoni sarà tra i relatori, assieme alla pediatra Annarita Di Buono, del convegno La realtà infantile fra normalità e patologia (1° ottobre, ore 12,50). La Conficoni, grafologa, docente universitaria di Grafologia specialistica al Seraphicum di Roma, e relatrice in corsi di formazione Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi) per docenti, è inoltre l’autrice del recentissimo volume Personaggi tra le righe. Letterati pittori e musicisti visti dalla scrittura, in cui attraverso la scrittura vengono visti e analizzati letterati, pittori e musicisti.
L’esame grafologico di Ludovico Ariosto
A proposito del concittadino reggiano Ludovico Ariosto l’autrice scrive che sua peculiarità è la «vivacità unita ad ambizione di riuscire e desiderio di porsi nell’ambiente con forza e intraprendenza per realizzare posizioni di valore».
La scrittura, inoltre, permette di leggere aspetti innati della personalità e del carattere. Così la studiosa scrive a proposito del poeta e commediografo, autore dell’Orlando Furioso: «Il carattere si fonda su un temperamento in cui emergono vivacità e vitalità, energia e ambizione, fermezza e continuità operativa – non va dimenticato che il duca di Ferrara nominò l’artista governatore della Garfagnana, territorio notoriamente non tranquillo. Convivono nervosismo, inquietudini e possibile irritazione di fronte a quanto può costituire motivo di turbamento od ostacolo».
In sintesi, come può essere delineato messer Ludovico attraverso la sua grafia? Ecco la risposta di Iride Conficoni: «Personalità ricca e vivace, arguta, brillante e fantasiosa, portata a risentirsi e a dare significativa risonanza alle sollecitazioni, desiderosa di conseguire i propri obiettivi senza demordere, l’Ariosto ha saputo trasfondere e rappresentare nella sua opera e nei suoi personaggi l’ampia gamma delle sensazioni dettate da un variegato mondo emotivo».
Il libro di Iride Conficoni
Un altro emiliano esaminato dalla Conficoni è il musicista Giuseppe Verdi, contraddistinto – come si può rilevare attraverso la grafia – da un temperamento vivace, attivo, dotato di grande carica interiore, impetuoso, irascibile, inflessibile.
Quattordici sono gli artisti analizzati nelle oltre 160 pagine del volume edito da Arpeggio Libero Editrice, con Prefazione di Paola Cadonici, pedagogista, psicoterapeuta e logopedista. Si va da Manzoni a Raffaello, da Listz a Rossini, da Goldoni a Tiepolo.
Di particolare utilità è il Glossario degli indici grafici del metodo morettiano, edito in appendice.
Assai importante è la precisazione con cui la saggista introduce il volume. Certamente i personaggi presi in esame sono già stati consegnati alla storia e a una cospicua bibliografia, ma l’«approccio qui è del tutto diverso e particolare, in quanto si intende procedere all’esame di tali soggetti da un altro punto di vista: attraverso la decodificazione prima e l’interpretazione poi della loro scrittura».
Le immagini: oltre ai loghi dell’evento, Iride Conficoni e assieme ai corsisti (a titolo gratuito da Giuseppe Adriano Rossi) e la copertina del suo libro.
Viviana Dasara
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 213, settembre 2023)