Presso la Fondazione Bottari Lattes della cittadina in provincia di Cuneo, esposizione delle opere dei due fotogiornalisti: microcosmi e macrocosmi tra gli anni Cinquanta e Sessanta dello scorso secolo
La Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba (Cuneo), sita in via Marconi 16, ha organizzato una mostra fotografica dal titolo Pepi Merisio/Mario Dondero. Diario Fotografico, che sarà inaugurata sabato 22 settembre alle ore 18,00 e proseguirà fino a domenica 28 ottobre. La mostra, curata da Daniela Trunfio, esporrà le opere di Mario Dondero e Pepi Merisio e sarà costituita da circa sessanta foto in bianco e nero, estratte dall’immenso repertorio di due tra i maggiori rappresentanti del fotogiornalismo italiano, che hanno solcato strade, visitato posti e incontrato persone di varia estrazione sociale, usando lo strumento visivo per raccontare i momenti più significativi della storia italiana del Secondo dopoguerra. L’ingresso è gratuito (orari: da lunedì a venerdì 14,30-17,00; sabato e domenica 14,30-18,30).
«Il percorso fotografico di Pepi Merisio e di Mario Dondero – si spiega nel dépliant della mostra – ha in comune un periodo storico, gli anni Cinquanta e Sessanta, e una testata, quella di Epoca, per la quale hanno lavorato entrambi. […] Il microcosmo di Merisio è la cultura contadina e la tradizione popolare della nostra terra […], ma anche tutte le indagini che si soffermano su luoghi, mestieri e ambienti che Merisio documenta non solo con l’occhio attento del fotogiornalista, ma anche con quello dell’antropologo che teme la scomparsa di quanto rimane della civiltà contadina. Il macrocosmo di Dondero va dal Maggio francese […] alla Grecia dei Colonnelli, alla guerre di liberazione in Africa, alla Berlino pre e post caduta del Muro e poi ancora Russia, Spagna, Portogallo, Cuba nell’attenta osservazione della fotografia militante. Micro e macro sono però due risvolti della stessa medaglia: la fotografia sociale, umanista che sviluppa il suo interesse nei confronti della gente e del quotidiano, intesi come protagonisti del farsi della Storia».
Per ulteriori informazioni cliccare su http://www.fondazionebottarilattes.it/?p=1346 o telefonare al numero 0173-789282.
L’immagine: la locandina della mostra.
(g.l.)
(LucidaMente, anno VII, n. 81, settembre 2012)