Non solo gastronomia, ma anche storia, cultura e società in “Come cibo per l’anima”, pubblicato per la Readaction di Roma
Anna Cantagallo torna in libreria con un nuovo libro ispirato dalle sue precedenti pubblicazioni e nato dagli stimoli provenienti dai suoi lettori. Il volume si intitola Come cibo per l’anima. Le ricette di Marigiò (Readaction Editrice, Roma 2023, € 16,50, pp. 136) e racchiude una serie di ricette con il dettaglio dei procedimenti per permettere al fruitore di realizzare alla perfezione i vari piatti.
Man mano che il lettore sfoglierà il libro, si renderà conto di avere tra le mani un ricettario diverso dal solito. In esso, infatti, è presente una vera e propria ricerca storica, una modalità di presentare le ricette che segue i dettami delle nostre nonne. Lo scopo della pubblicazione, infatti, è quello di far riscoprire i piaceri dei piatti di un tempo ormai trascorso. Molte delle ricette delle nostre nonne, tuttavia, richiedevano un certo tempo di preparazione, che probabilmente oggi non tutti hanno più a disposizione, per cui l’autrice inserisce nel testo una serie di suggerimenti e accorgimenti che permettono di “velocizzare” la realizzazione dei piatti. Scrive l’autrice nella Prefazione al libro: «Io tratto di ricette antiche, di quei piatti della tradizione che stanno scomparendo e non si trovano quasi più nei ristoranti né fatti in casa, se non in quelle dove sopravvivono ancora delle nonne di una certa età». Nasce così un libro che non è solo ricchezza storico-culturale, ma anche un vero e proprio viaggio sensoriale tra i profumi e i sapori di un tempo. Tutto questo sapere viene raccolto tra le pagine del libro che nasce, come scrive sempre Anna nella prefazione, per «condividere con i lettori/lettrici questo patrimonio che va oltre la mera ricetta, ma sono espressione di una vasta cultura storica che riguarda il cibo». Dopo la Prefazione, la Cantagallo inserisce una breve storia della cucina, nella quale mette in evidenza come nel tempo il cucinare sia diventato un centro della vita sociale, quindi inizia l’esposizione delle singole ricette. Essa segue uno schema ben preciso: denominazione della pietanza, descrizione, suggerimenti e consigli, lista degli ingredienti e procedimento. Detta così, può sembrare il classico ricettario, ma uno sguardo attento si renderà conto di un fattore particolarmente originale.
L’autrice, infatti, nel sottotitolo dell’opera aggiunge la denotazione Le ricette di Marigiò. Marigiò è la protagonista di altre sue opere, e ritorna in questo ricettario come punto di partenza per spiegare i singoli piatti. A chiarire il motivo di tale scelta narrativa è la stessa autrice, che afferma: «Il sottotitolo, Le ricette di Marigiò, è riferito a questo personaggio di fantasia – che un poco mi somiglia – presente nei miei tre romanzi: in qualità di figlia in Arazzo familiare, di madre in Il sole tramonta a mezzogiorno e addirittura di nonna nel terzo volume della saga dal titolo Riparare la vita, di prossima uscita. Marigiò incarna l’evoluzione dell’autonomia della donna che, pur realizzando il proprio sogno professionale, non rinuncia a cimentarsi in cucina per tramandare la tradizione». Se siete amanti della cucina tradizionale, questo libro sarà una perfetta fonte di ispirazione.
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Emilio Lonardo
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 206, febbraio 2023)