Dipende dai momenti del nostro quotidiano; gli stati d’animo sono molto variabili. Molte volte si ascolta della musica per situazioni in cui esplode la felicità, altre quando il morale è proprio sotto le suole. Così, esistono blues per i momenti gioiosi e blues per i momenti tristi.
Il blues è un genere musicale nato come ausilio ritmico sul lavoro, aiuto per il morale oppure anche come codice segreto per scambiarsi messaggi senza che i sorveglianti si insospettissero, le famose work song.
I blues sono praticamente semplici storie di vita quotidiana.
Sperare che “qualcosa si muova” – In Italia ci sono innumerevoli artisti (che non elencherò – per l’enciclopedia aspettiamo ancora un po’ di tempo), i quali amano, vivono e suonano questo genere musicale nei locali, affrontando le difficoltà che oggi si incontrano negli spazi in cui esibirsi, e che per esprimersi devono sempre combattere e… sperare che “qualcosa succeda”, come si dice, “qualcosa si muova”. Ci sono i festival estivi, durante i quali, però, con tutta la buona volontà, non si può fare suonare tutti!
Qualche consiglio di lettura… – Di blues hanno scritto in tanti, più o meno bene. Potrei citare un libro di Edoardo Fassio, dal titolo molto semplice: Blues (pp. 254, Laterza, € 9,50). L’autore cerca di entrare nei periodi, di leggere nell’anima dei musicisti attraverso eventi, aneddoti e non solo. La Prefazione è di Massimo Carlotto, autore di noir ambientati per lo più nel Nord-Est, dove la nebbia avvolge le storie più crude e intricate col sottofondo di un blues intenso, vissuto. Luigi Monge, invece, ha preferito prendere Robert Johnson come modello e ne ha analizzato i testi per filo e per… periodo, cogliendo così gli stati d’animo del musicista e del mondo che lo circondava. Il libro s’intitola Robert Johnson. I Got the Blues. Testi commentati (pp. 290, Arcana editore, € 18,50) e vi troviamo appunto tutte le informazioni particolareggiate, brano per brano.
…e di ascolto – Per ora non vi faccio una lunga e noiosa lista di autori, interpreti e brani. Posso solo consigliarvi di visitare il blog http://bluesinbologna.splinder.com. Poi, col tempo, la voglia di scoprire nuovi autori arriverà da sola.
L’immagine: la copertina del volume Robert Johnson. I Got the Blues. Testi commentati di Luigi Monge.
Mauro Alberghini
(LM EXTRA n. 14, 14 febbraio 2009, supplemento a LucidaMente, anno IV, n. 38, febbraio 2009)