«Tutto, in poco», questo lo slogan di un nuovo, originale, prodotto editoriale, che unisce contenuti controcorrente, estetica e praticità
Non sarà la più piccola e la più bella pubblicazione al mondo, ma è senz’altro una di queste. In casa conserviamo gelosamente alcuni minilibri, chicche imperdibili. A volte quasi illeggibili, per il corpo minuscolo dei loro caratteri, dovuto al formato. Il massimo, ovvero il minimo, che possediamo, è i Canti di Giacomo Leopardi, nella collana «Capolavori in miniatura» o «Minilibri», editi da DeAgostini. Dimensioni? 5×6 centimetri.
«Tutto, in poco»… si apre come un taccuino
Ma, scartabellando nei polverosi scaffali della nostra biblioteca personale, troviamo altri librettini. Non scherzano, infatti, neppure i «Piccoli libri» di Arnoldo Mondadori Editore: circa 8×9 cm. Non tanto piccoli (10×14), ma “snelli” e vendutissimi negli anni Novanta, ecco gli ormai classici «Millelire» di Stampa Alternativa, ora dal costo di un euro.
Tuttavia, quella che segnaliamo è una novità assoluta, perché intende essere una pubblicazione periodica. Inoltre, si apre e si legge come un taccuino (la rilegatura è in alto e non a sinistra), la carta è patinata e le immagini sono splendide e coloratissime. È LoStrappo, il cui numero zero è uscito da poche settimane. Ambiguità intelligentemente e furbescamente volute dagli ideatori: «Lo» è articolo o pronome personale?; «Strappo» è verbo o sostantivo? Decidete voi. La grandezza è 9×14, le pagine/fogli sono 38 (76, se si considera che, dato il formato taccuino, sono ovviamente stampate su una sola facciata).
Non è dunque ingombrante, entra in tasca, le pagine assomigliano a quelle on line di uno smartphone. Ogni pagina contiene uno e un solo articolo. O, meglio, sintetica scheda. Che può essere anche staccata. Si pubblica a Roma e il responsabile editoriale è Matteo Brandi, della segreteria di Pro Italia.
Bella, vera e buona…
Tutto quanto abbiamo finora scritto riguarda l’originalità grafica e la bella estetica del nuovo prodotto editoriale. Ma di cosa parla? Lo slogan scelto per il suo lancio è «Tutto, in poco». Difatti, l’obiettivo de LoStrappo è quello di fornire articoli brevi, ma efficaci ed esaustivi, sui grandi temi dell’attualità, dalla geopolitica alla cultura. Certamente secondo un’ottica “altra”, di “controinformazione” (come si diceva un tempo), discordante dal conformista pensiero dominante. Non bastavano gli articoletti on line o sui social? La differenza è che leggere su carta aiuta a pensare e a ricordare. La “fisicità” consente un solido recupero delle informazioni.
Il numero zero è dedicato alle elezioni statunitensi (è uscito prima del trionfo di Donald Trump; leggi al riguardo pure il nostro La disfatta dei vip radical chic e del politically correct, la vittoria dei cittadini-spazzatura). Ma vi si parla pure di privatizzazioni, Europa, porti italiani, sovranazionalismo, Ucraina, cancel culture, intelligenza artificiale, Storia, calcio, cinema, serie tv e c’è persino l’oroscopo finale, sui generis. Tra le firme, oltre a Brandi, troviamo (in ordine di “apparizione”) Pietro Pinter, Ludovico Vicino, Eduardo Zarelli, Gianandrea Gaiani, Riccardo Paccosi e il noto narratore Giulio Leoni).
Come avere questo prezioso oggettino? Potete acquistarlo sullo store di Money.it (https://shop.money.it/prodotto/lo-strappo-0-scontro-finale) oppure averlo in omaggio abbonandovi a Money premium. A breve sarà ordinabile in libreria.
Il sito è www.lostrappo.it.
Rino Tripodi
(Pensieri divergenti. Libero blog indipendente e non allineato)