Dal 5 aprile, per quattro lunedì, una serie che si preannuncia appassionante, con protagonista un’inedita Vittoria Puccini diretta dal regista calabrese Carlo Carlei
Su Rai 1 da oggi, lunedì 5 aprile, alle ore 21,15, per quattro lunedì consecutivi, andrà in onda La fuggitiva, una serie ad alto tasso spettacolare con un’inedita Vittoria Puccini nelle vesti di Arianna, la protagonista. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction-Compagnia Leone Cinematografica. La regia è del calabrese Carlo Carlei.
Tra gli attori citiamo, oltre alla Puccini, Pina Turco, Eugenio Mastrandrea, Sergio Romano, Maurizio Marchetti, Antonio Gerardi, Ivan Franek, Giorgia Salari, Laura Mazzi, Giovannino Esposito, Emma Benini, Daniela Morozzi, Magdalena Grochowska, Ludovica Frasca, Franz Cantalupo, Massimo Cagnina, Andrea Pennacchi. Ricordiamo che Carlei è nato a Lamezia Terme il 16 aprile 1960. Da 27 anni vive negli Stati uniti (attualmente a Santa Monica in California). Dal 1983, quando debuttò alla regia con il cortometraggio Through the light (uno dei quattro episodi del film Juke Box, presentato al Festival di Venezia), ad oggi, ha realizzato tantissimi successi. Citiamone solo alcuni. Nel 1999 dirige il film per Mediaset Padre Pio. Un Santo fra noi, interpretato da Sergio Castellitto.
Sarà sempre Castellitto a incarnare il protagonista in altri due film di Carlei: nel 2002 Enzo Ferrari nel Tv movie Ferrari, nel 2007 Fuga per la libertà. L’aviatore. Nel 2010 realizza la serie tv Il generale Della Rovere con Pierfrancesco Favino. Nel 2012 Romeo and Juliet con Hailee Steinfeld, Douglas Booth, Paul Giamatti, Ed Westwick, Damian Lewis, Stellan Skarsgård e nel 2013 la miniserie tv per la Rai Il giudice meschino con Luca Zingaretti. Nel 2014 sempre per la Rai è regista della serie tv Specchio rosso, e nel 2015 della serie in sei puntate I bastardi di Pizzofalcone, con Alessandro Gassman e Carolina Crescentini. Sempre del 2015 è la miniserie Il confine con Filippo Scicchitano. Nel 2016 scrive il soggetto di un volume fumettistico: The passenger, edito dalla Tunué. Come sceneggiatore ha sviluppato molti progetti e tanti sono i premi da lui ricevuti. Nelle quattro puntate di 100 minuti ciascuna de La fuggitiva il regista ha avuto modo di riprendere alcune tematiche affrontate in produzioni precedenti e grazie alla professionalità acquisita renderle più universali, con ritmi frenetici riconducibili a film ad alto tasso di spettacolarità fatti per il grande schermo.
Carlei fornisce qualche anticipazione sulla storia che si dipanerà per quattro lunedì sugli schermi italiani: «La fuggitiva è una serie che appartiene a un genere che in America si definirebbe action-thriller, anche se contaminata con le giuste venature di melodramma che risultano molto gradite al pubblico di Rai1. Racconta di una donna ingiustamente accusata dell’omicidio del marito e costretta alla fuga per guadagnare tempo e scoprire quale cospirazione si celi dietro alla tragedia che ha spazzato via la sua esistenza». Una delle novità è che mai prima d’ora una sua opera aveva avuto al proprio centro una donna: «Si tratta della prima volta che faccio un lavoro con una protagonista e una coprotagonista femminile. C’è una vera e propria caccia fra Vittoria Puccini, che è la fuggitiva, e Pina Turco, che è la poliziotta che la insegue e che si stupisce per il comportamento atipico dell’indiziata».
Il meccanismo centrale della fiction è la classica situazione dell’innocente in fuga e senza scampo apparente…: «L’obiettivo dichiarato, d’accordo col broadcaster, era quello di sviluppare la premessa archetipica dell’innocente in fuga confezionandola in una serie che avesse una qualità “internazionale”, a partire dal linguaggio visivo. È questo il motivo per il quale nell’immaginare l’odissea di Arianna, che da bambina fu rapita e condotta in una Sarajevo devastata dalla Guerra dei Balcani, ho optato per uno stile epico ma insieme iperrealistico, arricchito anche da ritmi frenetici e continui movimenti di macchina per le scene di azione più forti». Come spiega infine Carlei, la produzione intende far apprezzare l’opera anche fuori dall’Italia: «La scelta delle locations, con ambientazioni ultramoderne che privilegiano architetture ardite e d’avanguardia, non facilmente identificabili con un contesto urbano specifico, ribadisce la direzione di una serie high-concept ad altissimo tasso di spettacolarità, suspense e intrattenimento. Nella serie si può trovare un concentrato di emozioni e continui colpi di scena concepito per attrarre e sedurre un’audience vastissima in Italia, ma per essere apprezzata e seguita con passione anche all’estero».
Dora Anna Rocca
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 184, aprile 2021)