Dalle scuole alle università, una nuova tipologia di lezioni e un modo diverso di imparare
Sono ormai una realtà costantemente in crescita e cui sempre più gli utenti si rivolgono per corsi di formazione o aggiornamento professionale. Oggi come oggi anche le università utilizzano piattaforme web per consentire agli studenti di poter fruire, tramite web e da qualunque postazione ci si colleghi, di corsi virtuali tenuti da docenti.
Un modo nuovo e alternativo di studiare, che va ad abbattere tempistiche e distanze spaziali; il tutto in linea con la realtà che stiamo ormai sperimentando da anni e che vede la delocalizzazione sul web di tutte quelle attività che un tempo richiedevano un approccio puramente fisico. E, allora, ecco che i corsi tramite piattaforme di e-learning stanno acquisendo sempre più successo tra gli studenti ed anzi hanno contribuito ad ampliare la platea di potenziali fruitori. Non solo ragazzi in età universitaria; ma anche lavoratori, professionisti e, perché no, disoccupati di tutte le età, che possono frequentare un corso di formazione professionale semplicemente accendendo il proprio pc.
Perché è questa l’essenza delle piattaforme di e-learning: vere e proprie aule universitarie virtuali dove l’utente può segnarsi, registrarsi e iniziare a studiare tramite lezioni che di solito sono in formato audiovideo; e scaricando materiale didattico per poterlo poi consultare quando e dove si vuole. La tecnologia al servizio della formazione, quindi: andare a utilizzare il canale multimediale per diffondere conoscenza raggiungendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo da formare.
D’altra parte è una contingenza con la quale ci si imbatte quotidianamente: l’utilizzo del web per accedere a servizi di ogni genere. Una rivoluzione che già da qualche anno si è abbattuta sulle nostre teste e che sta soltanto allargandosi a macchia d’olio includendo sempre più settori. Non ultimo quello della formazione, per l’appunto. Ed è uno stravolgimento delle abitudini che si sta registrando anche nelle nostre scuole, dove sempre più gli studenti sono chiamati a implementare il loro studio grazie all’utilizzo di supporti tecnologici quali, ad esempio, smartphone e tablet.
L’avvento della rete ha rivoluzionato la vita di milioni di persone; anche la formazione ha recepito queste nuove tendenze andando ad implementare informatizzazione e digitalizzazione nei processi tramite i quali si offre ai suoi fruitori. E l’e-learning oggi è soltanto il punto più alto di questa nuova rivoluzione tecnologica che, in un’ottica di trasformazione sociale, non può che apportare cambiamenti positivi e benefici andando a offrire nuove opportunità e soluzioni ai cittadini-utenti senza distinzione di sorta.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XII, n. 134, febbraio 2017)
Mi sarei aspettato una lista di piattaforme open e ormai molto conosciute, anche di istituti Universitari, anziché un’azione esclusivamente pubblicitaria di un ente sconosciuto e a pagamento.
Questo non è giornalismo e con questo articolo avete perso un lettore.
Un po’ di tristezza.
Gentilissimo Raffaele, grazie per averci scritto.
Certo, non è un articolo informativo ma un native advertising, come si evince anche dall’inserimento nella rubrica “Consigli on air”.
La pubblicità consente a tutte le testate, compresa la nostra, di vivere ed essere libere.
Preferirebbe fossimo sul libro paga di qualche gruppo politico, economico, ecc.? Suvvia, continui a seguirci.