Nel racconto “L’ultimo esperimento”, scritto con Adolphe De Castro, il geniale scrittore horror statunitense denuncia indirettamente lo scientismo e la crudeltà della medicina sperimentale sui pazienti
È sempre sorprendente, anche se molto usuale, che la letteratura prefiguri il futuro o che, all’interno delle trame narrative, tratti argomenti sensibili in modo dirompente e sorprendente.
Stavolta vogliamo proporre al lettore un racconto pubblicato a proprie spese da Adolphe De Castro nel 1893 e rielaborato dal celebre scrittore horror di Providence, Herbert George Lovecraft, nel numero di novembre 1928 di Weird Tales col titolo L’ultimo esperimento (ma è noto anche con altre titolazioni).
Tra gli argomenti e le tematiche della narrazione, vi sono un’epidemia (la febbre nera), il fanatismo della scienza e degli scienziati, la spietatezza di una mentalità scientista, la pericolosa somministrazione di vaccini sperimentali non si sa quanto efficaci e dagli effetti secondari incontrollati. Tutto ciò vi ricorda forse quanto avvenuto nel 2020-2023?
Estraiamo da tale racconto un significativo brano, nella traduzione di Claudio De Nardi. Il dialogo è tra l’invasato dottor Clarendon e la sua povera, umana, sorella, Giorgina.
«Bisogna servire la scienza […]. Dovevano essere uccisi […]».
«Ma sei veramente convinto che la tua scoperta sarà tanto utile all’umanità da giustificare simili sacrifici?». […]
«L’umanità! Cosa diavolo è l’umanità! La scienza! Imbecilli. Solo individui, ancora e poi ancora! […] Cos’è l’umanità? Niente! […] C’è morte nei nostri riti, la scienza è il nostro Moloc! Dobbiamo uccidere […]. La dea Scienza lo pretende. Sperimentiamo un veleno dubbio uccidendo. Come potremmo fare, diversamente? Non è possibile pensare al singolo individuo… solo alla scienza… è necessario riconoscere gli effetti».
«Ma tutto ciò è orribile, Al! Non dovresti dire, e neanche pensare, simili cose!»
«Uccidere è necessario. È la gloria della scienza. Impariamo qualcosa anche da ciò, e non possiamo sacrificare la scienza ai sentimenti. Sai come gridano i sentimentali contro la vaccinazione!».
(Da H.P. Lovecraft, Tutti i racconti 1927-1930, a cura di Giuseppe Lippi, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1991, pp. 336-337)
Rino Tripodi
(LucidaMente 3000, anno XIX, n. 221, maggio 2024)