Nella pubblicazione della giornalista, edita da Diarkos, quasi un secolo di storia fra rivoluzioni, tradimenti e conflitti, anche interni alla famiglia reale. Una grande capacità di reinventarsi per mantenere sempre alti il prestigio e la popolarità della Corona
Cristina Penco torna sul mercato editoriale con un romanzo storico riguardante la royal family: La saga dei Windsor. Tutta la storia della grande dinastia di Elisabetta II (Diarkos edizioni, pp. 282, € 16,00 in versione cartacea). Dopo Meghan Markle. Una Duchessa ribelle [vedi La vita (e i capricci) dell’ultima consorte Windsor], la giornalista esperta di dinastie reali e celebrities erige ora a protagonista indiscussa Her Majesty Elisabetta II.
L’autrice mette sotto la lente di ingrandimento la famiglia reale inglese fin dalla sua genesi, narrando vicende, passioni, conflitti e rivoluzioni che abbracciano l’intero Novecento. Con una primaria evocazione storica, la Penco svela ai lettori l’origine tedesca della dinastia reale inglese. E la prima e più significativa rivoluzione riguarda proprio un rebranding: il cambio netto del marchio di famiglia. Il motivo è legato a una scomoda omonimia: quella fra il casato reale Sassonia Coburgo Gotha-Wetting e il commando che, la mattina del 13 giugno 1917, sganciò ordigni su numerosi distretti londinesi, colpendo perlopiù edifici scolastici e causando molteplici giovanissime vittime. Così, il 17 luglio 1917 Giorgio V, nipote della longeva regina Vittoria, emanò un proclama per mutare il nome del casato in Windsor; in onore all’omonima collina sulla quale, nel 1070, il prode Guglielmo fece erigere la più antica fortificazione abitata d’Europa e in cui, nei secoli, hanno soggiornato quasi quaranta sovrani.
Ma questa non fu l’unica determinante novità apportata da Giorgio V: lui e la moglie Mary, incoraggiati dal segretario privato lord Stamfordham, furono storicamente i primi monarchi a scendere in strada per incontrare la gente comune. Con un linguaggio fluido e accattivante che ne facilita la lettura, l’autrice passa in rassegna le vicissitudini dei discendenti di re Giorgio V: dall’abdicazione per ragioni sentimentali di David, incoronato re Edoardo VIII, al ruolo del fratello Albert (Giorgio VI), futuro padre di Elisabetta II. Questi, affiancato dalla consorte Elisabeth Bowles-Lyon – la “regina madre” – guidò il Regno unito durante la Seconda guerra mondiale.
Nelle pagine che narrano le peripezie susseguitesi cronologicamente il lettore ritrova storie e persone divenute, nel tempo, protagoniste dei principali tabloid. Primo fra tutte: il matrimonio, nonostante l’iniziale contrarietà dei regnanti, fra Elisabetta II e il cugino principe di Grecia, Philip Mountbatten, di sangue tedesco. Vengono affrontati anche lo sconvolgimento delle loro esistenze – soprattutto le rinunce professionali di Filippo – a seguito dell’incoronazione della venticinquenne “Lilibet” dopo la morte del padre; le storie personali e professionali dei loro figli Carlo, Anna, Andrea e Edoardo, narrate senza cadere nel gossip e con il supporto di una ricca bibliografia indicata in calce. Pur svelando il libro della Penco particolari a tratti inquietanti e sconosciuti ai più, perfino la nota e triste successione dei fatti legati al divorzio tra Carlo e lady Diana Spencer non diviene pettegolezzo. Storie spesso scomode, intrecciatesi e talvolta ripetutesi nei decenni. Ma tutte superate grazie all’indiscussa leadership di una sovrana che sta regnando da quasi settant’anni; e che ha saputo trovare parole di incoraggiamento per i sudditi britannici anche nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Le immagini: la copertina de La saga dei Windsor. Tutta la storia della grande dinastia di Elisabetta II.
Emanuela Susmel
(LucidaMente 3000, anno XV, n. 179, novembre 2020)
Ottima recensione! Emanuela Susmel non delude mai… Con la sua innata capacità letteraria e critica porta il lettore a voler approfondire i temi trattati e a non poter fare a meno di immergersi nel libro così ben recensito.