I dati regionali, le tipologie più diffuse, le elettriche e il caso Toscana
In Italia la passione per le auto è un fattore che ha sempre caratterizzato la storia del nostro Paese. Non è un caso, quindi, che la penisola sia una delle nazioni con il maggior numero di macchine pro capite a livello globale, senza contare che, stando ai dati del 2022, in Europa siamo secondi dietro solo al Lussemburgo.
Un’evidenza che, però, non rappresenta necessariamente un punto a nostro favore, anche alla luce dei livelli di inquinamento atmosferico delle grandi metropoli, su tutte Milano, e quella spinta alla sostenibilità ambientale che dentro i nostri confini fa ancora fatica a essere accettata completamente.
Ovviamente i dati fotografano una situazione media che, però, analizzando in particolare la diffusione delle auto sul territorio nazionale, fa emergere grandi differenze da regione a regione. Vediamole.
Auto in Italia: i dati per regione
Guardando i dati messi a disposizione dall’Aci, notiamo fin da subito delle sostanziali differenze tra le diverse regioni italiane per quanto riguarda il numero di auto presenti.
Prendendo i numeri relativi all’anno 2022, in Italia sono oltre 40 milioni le auto che compongono il parco circolante, una cifra che sale a quasi 54 milioni se consideriamo tutte le altre tipologie di veicoli.
La regione con il maggior numero di auto è la Lombardia con oltre 6 milioni di modelli euro 0-4 e circa 360 mila ibride o elettriche, nel primo caso rappresentanti il 41% del totale, nel secondo il 5,7%. Al secondo posto troviamo il Lazio, con circa 3,9 milioni di auto euro 0-4 (51,2% del totale) e poco più di 191 mila modelli ibridi ed elettrici (5% del totale). L’ultimo gradino del podio è occupato dalla Campania con poco più di 3,6 milioni di auto euro 0-4 (circa 66% del totale) e circa 52 mila elettriche o ibride (1,4% del totale).
Fuori dalla top 3, poco lontana dalla Campania, c’è la Sicilia, circa 3,5 milioni di auto euro 0-4 (66% del totale) e 57 mila unità elettriche e ibride (1,7%), seguita da Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.
Per quanto riguarda le regioni con il maggior numero di auto “green”, quindi elettriche o ibride, al primo posto, tenendo conto della percentuale rispetto al totale, troviamo la Valle d’Aosta, con il 19,5% di auto di queste tipologie, seguita dal Trentino-Alto Adige (13,3%) e dalla Toscana, con un 5,9% sul totale del parco circolante.
Le tipologie di alimentazione più diffuse in Italia
Come accennato in precedenza, nel nostro Paese rimane ancora molto alta la quota media di veicoli alimentati a diesel e benzina, anche se negli ultimi anni stanno aumentando considerevolmente i modelli ibridi ed elettrici, anche grazie agli incentivi posti in essere dal Governo per la diffusione di auto green e a basso impatto ambientale.
Nello specifico, le auto a benzina sono complessivamente circa 18 milioni, pari al 43,99%, seguite da quelle a gasolio, poco meno di 17 milioni (42,10%). Le GPL raggiungono la quota del 7,21% con 2,9 milioni di unità, mentre le ibride a benzina il 3,44% con poco meno di 1,4 milioni di veicoli. Sotto la soglia dell’1% di quota di mercato troviamo in ordine le auto a metano, le ibride diesel e le auto elettriche. Queste ultime in totale nel 2022 sono circa 160 mila e coprono solo lo 0,39% del totale.
Analizzando infine la diffusione delle auto definite “inquinanti”, vediamo che il numero in Italia è ancora molto alto, in virtù anche dell’anzianità media del parco circolante, che si assesta sui 12,6 anni. In particolare, le auto euro 0 sono il 9% circa, quelle euro 1 il 2,11%, euro 2 il 6,42%, euro 3 il 9,53%. Sommando queste percentuali, emerge che il 27% del totale delle auto che circolano in Italia sono quelle definibili molto inquinanti.
La Toscana in prima linea per il cambiamento
Tra le regioni che si stanno maggiormente impegnando per realizzare quel cambiamento indicato dall’Unione europea in merito alla diffusione delle auto elettriche e al consolidamento della mobilità sostenibile, troviamo la Toscana. Questa regione, infatti, è al centro del Progetto triennale XL-Connect, finanziato dalla Ue con un fondo di 8,4 milioni di euro, che vede la partecipazione dell’Università di Firenze e della multiutility pubblica Estra. Il progetto prevede l’installazione di punti di ricarica in tutto il territorio toscano e il rafforzamento della rete elettrica in ottica di un aumento esponenziale di veicoli non inquinanti.
Un percorso che è stato accolto positivamente dalla popolazione locale ma anche dal mondo imprenditoriale. Sono infatti molti i concessionari, come TM Wagen Firenze, che hanno da tempo ampliato la propria offerta, con un vasto catalogo di auto ibride ed elettriche, alla luce del cambiamento di esigenze della propria clientela e per il miglioramento delle prestazioni di tali veicoli.
La Toscana si pone quindi come uno degli attori principali verso la transizione energetica nel settore automotive, divenendo un esempio da replicare in tutto il resto della penisola per raggiungere quei livelli auspicati dalla Ue, che prevede entro il 2030 di arrivare a quota 30-40 milioni di auto elettriche nel Vecchio Continente.
Emilio Lonardo
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 210, giugno 2023)