Pubblicata la tabella dei rimborsi delle spese sanitarie sostenute nel 2010 dai nostri deputati
I parlamentari italiani usufruiscono dell’Assistenza sanitaria integrativa (Asi), che consente loro di essere risarciti per le spese sanitarie sostenute (anche per i familiari più stretti!). Su richiesta di sei deputati, coordinati dalla radicale Rita Bernardini, è stata resa pubblica dall’Ufficio dei questori di Montecitorio la tabella completa dei rimborsi ricevuti nel 2010 dai 630 membri della Camera. La cifra è consistente: circa 30 mila euro al giorno, cioè quasi 850 mila euro al mese, per un totale di 10 milioni e 117 mila euro annui! I rimborsi sono stati così ripartiti: 3 milioni e 92 mila euro per le spese odontoiatriche; oltre 3 milioni per i ricoveri e gli interventi chirurgici nelle cliniche private; 976 mila euro per la fisioterapia; 698 mila euro per le visite specialistiche; 488 mila euro per gli occhiali; 257 mila per le sedute di psicoterapia; circa 28 mila e 138 euro per curare le vene varicose; 3 mila e 636 euro per i trattamenti di tipo omeopatico; 153 mila euro, infine, per i ticket pagati nelle strutture sanitarie pubbliche. La casta si cura bene, anche in tempi di crisi. I cittadini comuni, invece, incassano l’ennesimo colpo basso: la maggior parte di loro dovrà pagare un ticket di 10 euro sulle ricette per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, mentre aumenterà l’esborso per i codici bianchi al pronto soccorso, salito a 25 euro!
(g.l.)
(LucidaMente, 18 luglio 2011)
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