Aumento delle tasse, crisi economica, meno borse di studio e… atenei online
Il salto dalla scuola superiore all’università rappresenta un momento cruciale per la crescita non solo professionale, ma anche personale di un giovane. Purtroppo, stando ai dati comunicati dall’Istat, ci troviamo in un periodo storico in cui gli atenei dello Stivale non stanno esattamente vivendo un momento aureo: gli iscritti alle università sono infatti in netto calo, secondo un trend che sfortunatamente prosegue in discesa libera, nonostante un livello medio della qualità didattica lievemente in aumento. E i numeri sono impietosi: solo il 49% dei diplomati italiani, infatti, sceglie di proseguire la propria formazione iscrivendosi all’università. Ma quali sono i motivi di questa crisi che non sembra conoscere via d’uscita?
Aumentano le tasse? Calano le immatricolazioni – Uno dei motivi che più di tutti ha spinto i giovani neodiplomati a scartare l’opzione universitaria è il forte aumento delle tasse d’iscrizione ai corsi di laurea tradizionali: negli ultimi dieci anni, infatti, circa 66.000 matricole hanno tremato di fronte ai bollettini rinunciando a effettuare l’iscrizione all’università. Colpa delle politiche del Governo italiano, che ha tagliato i contributi, spingendo gli atenei ad aumentare le tasse per rientrare dalle spese non coperte dallo Stato. Da questo punto di vista, anche il Rapporto Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) ha confermato questa proporzionalità fra aumento delle tasse e crollo delle iscrizioni.
Crollo di immatricolazioni “tradizionali”, ma decollano gli atenei online – Poco sopra abbiamo sottolineato una lieve crescita per quanto concerne la qualità della didattica: merito soprattutto delle università online che, negli ultimi due anni, hanno “rapito” una fetta di iscrizioni alle università tradizionali davvero ampia. Sono sempre più numerosi, infatti, gli studenti che si sono accorti di tutti i vantaggi di questi enti telematici, regolarmente riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione: possibilità di studiare da casa, a orari personalizzati e risparmiando molti soldi in benzina e in affitto, per coloro che avrebbero dovuto altrimenti spostarsi fuori sede. E sono anche tanti i ragazzi che decidono di cambiare in corso d’opera, migrando dagli atenei di vecchio stampo alle università online, anche per via del riconoscimento dei crediti formativi che atenei come l’Unicusano garantiscono agli studenti provenienti da altre università.
Crisi economica e taglio alle borse: ecco gli altri motivi – I tagli decisi dal Governo nei confronti degli atenei italiani non hanno riguardato solamente i fondi, ma anche le borse di studio e gli alloggi universitari. Considerando il periodo di grave crisi che stiamo vivendo, appare giusto sottolineare che la scelta di abbandonare l’università (almeno per una fetta dei “dissidenti”) sia dipesa da meri motivi economici: chi riusciva a stento a mantenersi grazie alle borse e agli alloggi in cittadella, oggi deve pagare di tasca propria affitti e spese per vivere, partendo da una situazione familiare che spesso impedisce qualsiasi investimento in termini universitari. Una grave perdita, considerando quanto sia importante questo percorso per la propria indipendenza professionale.
Enrico Terzi
(LucidaMente, anno XII, n. 133, gennaio 2017)