Stati, organizzazioni sovranazionali e tycoon hanno scelto di puntare su uno sviluppo basato su energie rinnovabili e progetti ecologicamente sostenibili
Gli investimenti nelle energie rinnovabili e più in generale nella sostenibilità e nella green economy hanno visto una crescita esponenziale negli ultimi anni, grazie anche alle scelte dei Governi e delle organizzazioni sovranazionali. Questi hanno orientato le loro decisioni mettendo al centro la transizione energetica e la salvaguardia dell’ambiente, in aggiunta all’andamento aleatorio dei mercati azionari e dei settori energetici tradizionali, che spaventa gli investitori e scoraggia il collocamento di capitali in borsa. A questo vanno aggiunte le attività dei grandi gruppi finanziari che hanno riversato somme ingenti di capitali in progetti di questo genere, spingendo il mercato di riferimento e la crescita degli ecoinvestimenti.
L’anno in cui la Green Economy tornerà a correre
Sebbene ci sia stata una frenata nel 2020 a causa della pandemia e del lockdown che ha ostacolato il completamento di progetti sostenibili, secondo lo studio realizzato da IHS Markit, il 2021 sarà l’anno in cui gli investimenti sulla Green Economy torneranno a correre veramente: la spesa globale per energie rinnovabili crescerà dell’8,5% rispetto all’anno precedente, con 255 miliardi di dollari investiti all’anno fino al 2025 per una cifra complessiva di 1,3 trilioni nel periodo 2021-2025 e un +9% cumulato rispetto al 2015-2019. A ricoprire il ruolo da protagonista sarà nuovamente il fotovoltaico, che ha fatto registrare un +11% anche nell’anno della pandemia e rappresenterà il 54% sul totale degli investimenti in rinnovabili con circa 700 miliardi di dollari nel quinquennio 2021-25. L’energia solare insieme all’eolico (in particolare offshore, con una crescita triplicata rispetto al 2019) entro il 2025 avrà superato l’energia prodotta dal carbone a livello globale e le rinnovabili in generale copriranno il 18% dell’energia elettrica prodotta rispetto all’11% del 2019.
I grandi player industriali e finanziari puntano sul green
Come dicevamo, uno dei segnali di maggior importanza per gli investimenti green è dato dalle recenti attività poste in essere dai grandi player industriali e finanziari: Jeff Bezos, Bill Gates ed Elon Musk, solo per citarne alcuni, hanno ormai da tempo indirizzato grandi fette delle loro disponibilità verso progetti per la transizione energetica, abbandonando vecchie metodologie di investimento per abbracciare questa nuova visione che, a differenza del passato, riesce a coniugare efficienza economico-finanziaria con salvaguardia dell’ambiente. Per quanto riguarda l’Italia, secondo il rapporto GreenItaly presentato da Fondazione Symbola e Unioncamere, nel periodo 2015-2019 sono oltre 432 mila le aziende che hanno investito nella sostenibilità, numero in crescita rispetto al quinquennio precedente (345 mila), con la Lombardia che rappresenta la regione nella quale le aziende hanno scelto il green in maggiore misura (quasi 78 mila).
Green economy a livello europeo
Anche a livello europeo la green economy sta prendendo il largo, certificato dallo studio elaborato da MorningStar.it che sottolinea come nel 2020 i fondi sostenibili europei abbiano attirato flussi netti per 233 miliardi di euro (quasi il doppio rispetto all’anno precedente), di cui 100 solo nel quarto trimestre (il 45% dei flussi complessivi verso fondi europei). Un dato che esplicita, ancora una volta, come il futuro, ma anche il presente degli investimenti, ha come volano centrale quello della green economy.
Le immagini: a uso gratuito da pixabay.com.
Isabella Parutto
(LucidaMente 3000, anno XVI, n. 184, aprile 2021)