Come essere certi che il nostro broker di trading sia autorizzato e risponda ai requisiti di norma
C’è un nuovo settore nel mondo degli investimenti che sta prendendo sempre più piede. Gli ultimi mesi hanno segnato la crescita definitiva per un’innovazione che all’estero era già attiva da diverso tempo; ma che in Italia è arrivata solo negli ultimi tempi.
Ci stiamo riferendo al mondo del trading online, quindi investimenti tramite web. Un’opportunità che molti stanno cogliendo vista la facilità di accesso; il pianeta della finanza fruibile tramite un semplice pc; il che ne va inevitabilmente ad amplificare benefici e aspetti negativi. Al di là della questione intrinseca e di opportunità, c’è un aspetto tecnico che è bene approfondire e sul quale andiamo quindi a soffermarci: i broker del web. Perché, se investire online è certamente più facile e immediato, tuttavia la presenza di un intermediario è pur sempre richiesta. E in questo caso si fa riferimento a soggetti multimediali, quindi piattaforme web sulle quali l’utente deve registrarsi, aprire un account caricandolo con soldi e iniziare infine a investire.
La questione è che tali intermediari dovrebbero rispondere a una norma ben precisa: ovviamente, per poter operare come broker, si devono possedere definiti requisiti. E a dettarli è l’organo competente in ciascun paese. In Italia i broker rispondono alla regolamentazione della Consob. Si tratta della Commissione nazionale per le società e la borsa, l’organo preposto per vigilare sui promoter. In sostanza, chi decidesse di investire nel trading online dovrebbe prima andare a consultare la lista dei broker di trading autorizzati Consob.
Il che diventa fondamentale, dato che, per quanto strano possa sembrare, in rete esistono molti broker che continuano a offrire i loro servizi, ma che non sono regolati da Consob. È importante chiarire che questi intermediari sono illegali visto che non compaiono sul sito ufficiale Consob. È solo il passaggio preliminare per iniziare a operare correttamente nel mondo del trading online. Certamente non è detto che tutti i broker riconosciuti da Consob siano convenienti. Non si fa riferimento ad alcun discorso legato a eventuale presenza di commissioni, di payout elevato o meno ecc… Si parla esclusivamente di broker regolamentati. Il che, pensandoci bene, è la base dalla quale partire.
Apriremmo mai un conto corrente presso una banca che non è regolamentata o non aderisce, ad esempio, al Fondo interbancario di tutela dei depositi? Sicuramente no. Ragione per la quale non avrebbe senso alcuno, tantomeno convenienza, iniziare a investire online scegliendo di utilizzare una piattaforma di intermediazione senza regolare licenza. Un azzardo che può essere rischioso in termini di sicurezza e garanzia dei nostri risparmi.
sara spimpolo
(LucidaMente, anno XII, n. 136, aprile 2017)