Fare da soli o rivolgersi a una ditta specializzata? Alcuni consigli utili…
Chi si trova a dover effettuare un trasloco per cambio casa ha di fronte a sé quasi una montagna da scalare. Non si sta esagerando: chi ha provato almeno una volta sulla propria pelle questa esperienza conosce bene le criticità che la contraddistinguono.
Cosa fare per affrontare un lavoro così grosso? Da dove partire? Come organizzare il tutto? Tante domande che possono essere fonte di grande stress; e non a caso sono molti gli studi psicologici che hanno inserito un trasloco tra i fattori più stressanti della vita di un individuo. Per capirci, subito dopo un lutto o una separazione. Non è nostra intenzione spaventare né scoraggiare chi si appresta a compiere quest’azione: solo è utile sapere come muoversi per non rovinarsi troppo la vita. Di base sono due le strade principali da seguire quando si parla di traslochi: provare a fare tutto da soli; o rivolgersi a una ditta specializzata. Se la prima scelta reca inevitabilmente con sé una marea di incombenze cui badare a fronte di un risparmio economico, la seconda strada implica un esborso finanziario ma senza dover dedicare troppo tempo e lavoro.
In entrambi i casi sono fondamentali la pianificazione e l’organizzazione: distribuire gli adempimenti da fare in modo intelligente e metodico. Perché, anche se ci si affida a una ditta di traslochi, il lavoro per noi non mancherà. Su tutti, la divisione del materiale: tutto ciò che dovremo trasportare dalla vecchia alla nuova casa. Ovviamente spetta a noi predisporre ogni cosa in modo funzionale e intelligente. È dunque necessario farlo in modo che una volta preso possesso della nuova abitazione, tutti i nostri oggetti saranno catalogati razionalmente.
Quindi, come si vede nei film, spazio a scatoloni di cartone, ciascuno adibito a un numero circoscritto e specifico di oggetti; sullo scatolone stesso si dovrebbe andare a scrivere il contenuto per poter gestire più facilmente imballaggio e la successiva messa in ordine. È fondamentale iniziare a muoversi un bel po’ di tempo prima; non ridursi all’ultimo minuto. O il risultato sarà quello di stressarsi e non riuscire a fare tutto nel modo giusto. Pertanto, catalogare, iniziare a fare una cernita di ciò che è utile dividendolo da quello che non lo è più (un trasloco può anche essere occasione per buttare definitivamente ciò che non viene più utilizzato); predisporre ogni cosa in appositi scatoloni, con criterio e facendo attenzione a descrivere il contenuto.
Se si sceglie di fare tutto in autonomia, è bene naturalmente poter contare su un mezzo di trasporto adeguato. Altra soluzione è quella di rivolgersi a una ditta che trasporterà per nostro conto tutti gli scatoloni. Una volta raggiunta la nuova destinazione, si potrà infine procedere alle operazioni di disimballaggio di tutta la nuova merce andando a sistemarla come meglio si crede. Tutte azioni da non prendere assolutamente sotto gamba: non sono pochi coloro i quali ricordano, a distanza di anni, un trasloco come una fonte di grande stress.
Carmela Carnevale
(LM MAGAZINE n. 30, 19 maggio 2017, Speciale Moda e viaggi, supplemento a LucidaMente, anno XII, n. 137, maggio 2017)