“Il ritmo dell’avanguardia” è il titolo dell’ampia retrospettiva dedicata al pittore e regista tedesco
La mostra Hans Richter. Il ritmo dell’avanguardia rappresenta un’occasione unica per riscoprire l’ecletticità di un artista che, padre dei film astratti degli anni Venti, saggista e tanto altro ancora, per primo sperimentò, mescolandoli, i linguaggi della pittura e del cinema. Dopo diverse tappe internazionali, l’esposizione rimarrà allestita al Museo d’arte di Lugano (in via Riva Caccia 5) fino al 23 novembre 2014. A cura di Elio Schenini e di Timothy Benson, l’evento è frutto della collaborazione fra il County Museum of Art di Los Angeles e il Centre Pompidou di Metz. Più di duecento le opere, tra quadri, disegni, fotografie, film, libri e riviste, esposte nella città svizzera.
Quest’appuntamento segna una tappa fondamentale verso la creazione del nuovo centro intellettuale Lac (Lugano arte e cultura), la cui apertura è prevista per il mese di settembre 2015. Dalla fusione dei patrimoni del Museo d’arte locale e del Museo cantonale d’arte, già uniti sotto un’unica direzione, nascerà quello che si avvia a diventare un importante nucleo espositivo a livello europeo. Particolare attenzione è stata quindi dedicata alla mostra inaugurale del progetto: attraverso centinaia di opere eterogenee – quadri, scatti, pellicole e scritti – il percorso della rassegna è stato concepito per permettere di seguire in ordine cronologico le principali fasi che hanno influenzato l’avventura creativa di Hans Richter.
I contributi di altri nomi celebri, quali Viking Eggeling, Marcel Janco, Alexej von Jawlensky, Man Ray, consentono, inoltre, di contestualizzare la riflessione e la produzione del singolo artista nel più ampio panorama delle avanguardie del Novecento. Il lavoro di Richter si configura, infatti, come sperimentazione continua, ricezione e rielaborazione degli stimoli intellettuali circostanti, che lo portarono a legarsi, in campo pittorico, dapprima al cubismo, poi all’espressionismo e infine all’astrattismo.
Figura di spicco dell’avanguardia storica, Richter (Berlino, 1888 – Minusio, 1976) ha esercitato il suo talento e la sua creatività in un’infinita varietà di campi: saggistica, editoria e insegnamento di tecnica cinematografica negli Stati Uniti, oltre a coltivare una grande passione per la pellicola e la tela. Più di altri egli ha intercettato, durante la sua lunga e movimentata vita – dal rifugio in America allo scoppio della Seconda guerra mondiale fino agli ultimi vent’anni di studi e sperimentazioni a Locarno – le nuove tendenze dell’arte. Dopo un tentativo di pittura su pellicole, ha iniziato a realizzare la serie di film astratti che lo ha reso famoso e unico al mondo: Rhythmus 21 (1921), Rhythmus 23 (1923), visibile nella sua versione originale all’interno della mostra, e Rhythmus 25 (1925).
La mostra Hans Richter. Il ritmo dell’avanguardia sarà visitabile fino al 23 novembre 2014 presso il Museo d’arte di Lugano – in via Riva Caccia 5 – e seguirà i seguenti orari: da martedì a domenica dalle ore 10,00 alle ore 18,00, con apertura prolungata ogni venerdì fino alle ore 21,00. Per informazioni si può consultare il sito web del museo.
Le immagini: Flötisten (1911-1915, olio su tela, 99,1×67,3 cm, collezione privata) e Berliner Fotograf (1916, inchiostro di china e tempera su carta, 27,3×19 cm, collezione privata) di Hans Richter (Berlino, 1888 – Minusio, 1976).
Antonella Colella
(LucidaMente, anno IX, n. 105, settembre 2014)